Lo salutiamo anche ricordando l’intervista fatta dai ragazzi della scuola, poco dopo il suo arrivo a Lerici, pubblicata di seguito a questa.

(da Lerici In di ottobre 2022)

Il 4 settembre scorso il Lgt. Cristian Apollonio ha lasciato il Comando del Locale Ufficio Marittimo della Guardia Costiera per assumere l’incarico operativo a bordo della motovedetta di soccorso della Capitaneria di Porto della Spezia e in pari data è stato sostituito dal 1° M.llo Francesco Moscato.

il sindaco Leonardo Paoletti consegna il crest della città di Lerici al comandante Cristian Apollonio

Prima della sua partenza abbiamo rivolto qualche domanda al Comandante uscente:

D.: Come sono cambiati negli ultimi anni i comportamenti dei diportisti e quali sono le infrazioni più frequenti a cui vanno incontro?

R.: Negli ultimi anni i comportamenti dei diportisti sono cambiati in meglio nel senso che abbiamo notato maggiore consapevolezza da parte di chi esce in mare, frutto di una maggiore radicazione della cultura del mare che si traduce poi nell’esecuzione di tutte quelle accortezze manutentive del mezzo già dalla banchina e alla consultazione preventiva delle condizioni meteomarine. Tra le infrazioni amministrative che maggiormente si registrano si segnalano la mancata presenza a bordo delle dotazioni di sicurezza  previste ed in particolare, nel litorale lericino, il mancato rispetto dell’Ordinanza dell’area archeologica della Caletta, anche se i numeri sono in leggera diminuzione.

D.: Come vengono sanzionati gli incidenti tra imbarcazioni o con feriti o con morti?

Purtroppo in mare capita anche questo ed anche questa estate nel Golfo della Spezia abbiamo visto come siano successi incidenti molto gravi. Al seguito del verificarsi di un sinistro marittimo (che è inteso come un evento straordinario o dannoso che comporti danni alle barche o ferimenti o morti di persone) l’Autorità Marittima del luogo procede ai primi accertamenti tecnicoamministrativi sulle cause e sulle circostanze del sinistro stesso che prende il nome di inchiesta sommaria; se questa non è sufficiente viene disposta, ad un livello superiore, una inchiesta formale. Tutto questo affinché l’Amministrazione possa adottare le contromisure idonee ad evitare il ripetersi di tali accadimenti e quindi sanzionare, secondo quanto previsto dal Codice della Navigazione, gli eventuali responsabili.

D.: Qual è la giornata tipo di una motovedetta della Guardia Costiera?

R.: Dipende molto dallo scopo per cui viene utilizzata; se è un mezzo destinato alla polizia marittima e alla vigilanza pesca allora ci saranno dei pattugliamenti mirati e programmati ma se è un mezzo destinato al soccorso (la cui garanzia è competenza primaria del Corpo e viene assicurato h 24 per 365 giorni all’anno), come quello su cui verrò imbarcato, allora non sono prevedibili i tempi e le condizioni in cui si possa rimanere in mare per la riuscita dell’intervento. Diciamo che, generalmente, non esistono giornate standardizzate e tutto quindi avviene a seconda delle esigenze e necessità.

D.: Come è nata la sua passione per la Marina Militare?

R.: Molto semplice: da mio padre che è un ex Sottufficiale e che ha lavorato a bordo delle navi della Marina Militare. Per un periodo ho abitato anche a La Spezia e come curiosità confesso che ho imparato a nuotare nella baia di Fiascherino quando avevo 6 anni.

D.: Quali sono le attività che ha maggiormente perseguito nel Comune di Lerici e a quali risultati hanno portato?

R.: Tra le varie attività che rientrano nel novero delle competenze direi che tutta l’attività ambientale merita una menzione speciale. Non mi piace fare un elenco delle sanzioni amministrative o dei provvedimenti penali che sono stati adottati perché è naturale che un’attività seria obbligatoriamente porta al riscontro degli illeciti; piuttosto preferisco ricordare che sono state scoperte anche molte situazioni di potenziale fonte di inquinamento derivanti ad esempio anche da semplici danneggiamenti delle linee degli impianti privati o di malfunzionamenti in genere del sistema fognario.

Di questo voglio ringraziare l’impegno dell’Amministrazione Comunale che si è dimostrata molto sensibile alla tematica e che ha fornito a supporto dell’attività sia personale dedicato della Polizia Locale che personale tecnico esterno e specializzato “ad hoc”; allo stesso tempo, ringrazio anche l’Ente gestore Acam per la disponibilità dimostrata. Il tutto con la consapevolezza che se tanto è stato fatto, molto ancora c’è da fare e questo non può che prescindere dal sinergico lavoro di squadra degli attori interessati.

Mi piace poi ricordare il contributo fornito per la sistemazione ed il riordino delle banchine del porto di Lerici e San Terenzo, finalizzato principalmente a dare spazio alle attività di locazione e noleggio dei natanti da diporto; l’uso commerciale variegato delle unità da diporto è una realtà di fondamentale importanza nell’economia turistica delle attività in mare e sono certo che in futuro ci sarà bisogno di ulteriori nuovi spazi.    

D.: Quale ricordo manterrà di Lerici e dei Lericini?

R.: È stato un bellissimo viaggio durato cinque anni. Con più di una persona, al di là del normale e leale rispetto reciproco dei ruoli, è nato un sentimento di vera amicizia che rappresenta poi quel valore aggiunto nel lavoro di cui si ha bisogno per prevedere e risolvere situazioni problematiche.

Sono assolutamente sincero se dico che ho ricevuto molto di più di quanto possa mai aver dato e sarò felicissimo di tornare a Lerici da “turista” certo di riuscire a godermela molto di più che in questi cinque anni appena trascorsi.

Colgo l’occasione per salutare e ringraziare ancora tutti i lericini… Lerici rimarrà sempre nel mio cuore!

Luisa Fascinelli

(da Lerici In digiugno 2013)

Cristian Apollonio, 1° maresciallo np/ms titolare dell’Ufficio Locale Marittimo, assegnato a Lerici dallo scorso settembre, ha accettato di farsi intervistare dai ragazzi della 1ª media sezione A di Lerici, aderenti al laboratorio di giornalismo (foto sopra). Con questa intervista i cittadini potranno apprezzare meglio il servizio e le competenze della Capitaneria di Porto.

D.: Quali e quante sono state le operazioni di salvataggio nella scorsa stagione?

R.: Nella scorsa stagione le operazioni di salvataggio lungo il litorale appartenente al Comune di Lerici sono state in totale dieci ed hanno coinvolto 26 persone e 6 unità da diporto. Fortunatamente, tutte queste situazioni si sono risolte solo con dei grossi spaventi e soltanto in due casi c’è stato bisogno di ricoveri ospedalieri in emergenza. Il soccorso di maggiore entità ha avuto come protagonista una signora di mezza età che, scivolando in acqua dagli scogli di Fiascherino, ha subìto la frattura del femore e del bacino e, per il relativo recupero dal mare, è stato necessario l’invio in zona dei sommozzatori dei vigili del Fuoco dotati di una barella spinale galleggiante.

D.: Quali sono i principali atti di imprudenza che mettono in pericolo la vita in mare e quali sono le infrazioni più diffuse?

R.: Sicuramente tra i principali atti di imprudenza rientrano, per quanto riguarda i diportisti, l’alta velocità delle barche ed il transito di queste nei tratti di mare riservati alla balneazione (generalmente 200 metri dalle spiagge) e, da parte dei bagnanti, il fatto di nuotare al di fuori delle zone a loro riservate senza segnalarsi con gli appositi palloni.

Le infrazioni più diffuse riscontrate lo scorso anno sono state quelle che hanno riguardato la mancata osservanza dell’Ordinanza relativa alla Caletta di Lerici che, essendo una zona di mare tutelata dal punto di vista archeologico per salvaguardare reperti di epoca romana esistenti sul fondo, non prevede ancoraggio e qualsiasi attività subacquea in zona.

D.: Quali sono le strategie che vengono messe in atto per proteggere l’ecosistema del nostro litorale?

R.: Viene data speciale importanza ad una capillare attività preventiva; in particolare, durante i mesi invernali sono accentuati i controlli da terra che riguardano generalmente la verifica del ciclo di scarico delle abitazioni domestiche e degli esercizi commerciali; in sostanza viene accertato che gli scarichi delle abitazioni confluiscano correttamente nella fognatura pubblica oppure, in caso di impossibilità, ne viene accertato il possesso delle previste autorizzazioni.

Nel periodo estivo inoltre vengono effettuati, con il personale di Arpal (l’Agenzia Regionale per la prevenzione dell’ambiente ligure) ed in determinati punti di monitoraggio, sistematici campionamenti delle acque di mare al fine di definirne e certificarne l’idoneità alla balneazione.

D.: Quali sono le competenze specifiche dell’ufficio locale marittimo di Lerici?

R.: Le competenze dell’Ufficio Locale Marittimo di Lerici, che dipende territorialmente dalla Capitaneria di Porto della Spezia, coincidono con tutte quelle che sono in capo al Corpo delle Capitanerie di Porto tra le quali rientrano, in via prioritaria, la salvaguardia della vita umana in mare alla quale si aggiunge la sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, e il controllo dell’ambiente marino nei suoi ecosistemi e, attraverso un’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale.

Più nello specifico, in ambito locale, durante il periodo estivo assume primaria importanza l’O-perazione Mare Sicuro in cui, grazie al gommone in dotazione, viene svolta un’attività finalizzata a garantire la corretta fruizione del mare e lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività ludiche e ricreative ad esso collegate.

D.: Che tipo di rapporti di collaborazione intercorrono tra voi ed il Comune di Lerici?

R.: Con l’Amministrazione Comunale di Lerici vi sono ottimi rapporti oltre che istituzionali anche di fattiva collaborazione dal momento che l’obiettivo comune deve rimanere sempre quello di tutelare gli interessi della popolazione locale, ovviamente secondo quelle che sono le normative previste. Tanto per fare un esempio, infatti, sia nel settore del controllo sugli scarichi che in quello di polizia giudiziaria relativo al demanio marittimo, ci troviamo ad operare sempre in sinergia con la Polizia Municipale locale.

D.: Che ne pensa dell’attuale situazione delle catenarie nella baia di Lerici e del progetto di inserimento di pontili galleggianti?

R.: La sistemazione delle unità nelle catenarie, per quanto possa risultare ordinata ed abbastanza controllata da parte delle varie associazioni che le hanno in concessione, devo dire che qualche preoccupazione durante quest’inverno ce l’ha data.

Infatti, durante le forti mareggiate che si sono abbattute sulla costa ci sono stati diversi casi di affondamento (circa una decina) e addirittura una barca è arrivata a posizionarsi sulla scogliera di fronte all’albergo Shelley, a pochi metri dalla strada; tutto questo costituisce potenziali danni all’ambiente marino con il connesso pericolo o intralcio alla sicurezza della navigazione.

Da questo punto di vista, quindi, il futuro progetto di inserimento dei pontili è visto assolutamente di buon grado; nel piccolo, ogni proprietario di barca sarebbe infatti molto più favorito per tenere sotto controllo la propria unità anche solo per verificarne le condizioni di galleggiabilità.

I ragazzi del Laboratorio di giornalismo