Basta saper aspettare… e il principe diventa Re.

(da Lerici in di novembre 2022)

Quest’anno si è celebrato il bicentenario della morte del poeta inglese Percy Bysshe Shelley, ma nel 1992, quando si commemorò quello di nascita, Eliana Bacchini e M. Luisa Eguez, in quanto organizzatrici del premio letterario “Lerici Golfo dei Poeti”, furono invitate ai festeggiamenti romani alla presenza di sua altezza reale Carlo, allora principe di Galles ed ora sovrano del Regno Unito, prima alla Keats-Shelley Memorial House, che si trova a lato della scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, poi al castello di Lunghezza, storica dimora nobiliare che nel XVI secolo faceva parte della dote di Clarice Medici, zia di Caterina, futura regina di Francia, e protettrice di Michelangelo. Ho chiesto loro di raccontarci l’evento per i lettori di Lerici In.      Sandro Fascinelli

“Era il 26 marzo 1992. Per la cena il castello di Lunghezza ed il suo splendido parco erano stati illuminati da migliaia di candele” racconta Eliana. “La sala del trono al piano inferiore era tutto addobbata di ghirlande. Ad un certo punto in cima alla scalinata di marmo un paffuto trombettiere attaccò ripetuti squilli e allora scese fra di noi il principe Carlo. Ci fu un concerto del “Coro del Lunedì” composto da membri della nobiltà romana con tutto un loro allegro e svariato repertorio”.

Re Carlo III

“Poi Carlo tagliò la grande torta rettangolare dedicata a Shelley usando la sua spada” continua Maria Luisa. “Il brindisi fu seguito da un ripetuto fracasso di calici spaccati a terra per festeggiare. Confesso che mi dispiaceva un po’ veder andare distrutti quei cristalli così belli. Eliana, al suo solito come fa in certe occasioni (e come ha fatto anche di molto recente con papa Francesco) ha lanciato a Carlo la fatidica domanda: «Perché non viene a Lerici?». Lui le ha subito spiritosamente risposto: «Basta che non mi facciate venire a nuoto come Byron».

Un altro ricordo particolare che trovo molto divertente: quando ci è arrivato l’invito, assieme alla viva raccomandazione di non rivelare a nessuno la presenza di Carlo d’Inghilterra, io mi sono subito andata a comprare un tailleur stile Chanel, mentre Eliana mi diceva: «Io mi metto il cappotto nero. Non è nuovo, ma tanto Carlo non l’ha mai visto!». Fra le tante emittenti televisive c’erano anche gli operatori del programma “Striscia la notizia” e quella fu la seconda volta in cui mi ritrovai coinvolta con loro. Ma questa è un’altra storia…”.

Carlo da principe del Galles a Carlo III