Casa significa per gli inglesi “Bob’s your uncle”

(da Ameglia Informa di gennaio e febbraio 2023) – Immagine in evidenza di Oberholster Venita

L’inglese, come tutte le lingue, possiede delle frasi idiomatiche che tradotte letteralmente hanno un che di surreale. Conoscere il loro significato non è solo utile ma è anche una finestra su come pensano gli inglesi.

To bark up the wrong tree

(lett. Abbaiare all’albero sbagliato). Quando si sbaglia nell’identificare la causa di qualcosa, ad es: “The police think he stole the car, but they’re barking up the wrong tree because he was abroad when it happened” (La polizia pensa che lui abbia rubato l’auto ma si sbagliano perché lui era all’estero quando è successo).

Secondo alcuni, l’origine della frase viene dall’osservare i cani che, inseguendo una preda, abbaiano al- l’albero sul quale si è arrampicata, anche se questa si è già dileguata saltando ad un altro albero.

The elephant in the room

(lett. L’elefante nella stanza) Un argomento importante che sta preoccupando tutti e di cui si dovrebbe discutere ma di cui nessuno sta parlando ad es: “At the meeting, the fall in sales was the elephant in the room” (Alla riunione il calo delle vendite angosciava tutti ma non fu menzionato).

Anni fa, in una società americana vidi che nella loro sala riunioni avevano messo un piccolo ma pesantissimo elefante al centro del tavolo. Mi fu detto che l’amministratore delegato era solito passare l’elefantino a uno o l’altro dei suoi dirigenti per spronarli a parlare di ciò che tutti evitavano di menzionare.

Bob’s your uncle

(lett. Bob è tuo zio) Detto quando finisci di spiegare qualcosa di semplice a qualcuno ad es: “Open the packet, remove the seal, put the container in the microwave for two minutes and Bob’s your uncle!” (Apri il pacchetto, togli la pellicola, metti il contenitore nel forno a microonde per due minuti ed ecco fatto!).

Origine della frase idiomatica: nel tardo Ottocento, il primo ministro Robert Cecil (Lord Salisbury) nominò suo nipote Arthur Balfour a diverse cariche politiche. Balfour era un pasticcione ma qualsiasi guaio creasse “Uncle Bob” lo tirava sempre fuori dai guai.

To show/teach someone the ropes

(lett. Mostrare/Insegnare a qualcuno le cime) Quando devi mostrare a qualcuno come funziona qualcosa ad es: “I know you’re new here, so let me show/teach you the ropes” (so che sei nuovo qui, dunque, lascia che ti mostri/insegni come funzionano le cose”. Essendo la Gran Bretagna un’isola, non dovrebbe sorprendere che questa frase, come la maggior parte delle metafore anglosassoni, abbia origini marinare: quando si imbarcava un nuovo marinaio bisognava mostrargli/insegnargli come funzionavano le cime.

The early bird catches the worm

(lett. L’uccello mattutino acchiappa il verme) La persona che coglie la prima opportunità di fare qualcosa avrà un vantaggio sugli altri. I volatili hanno sempre avuto un posto importante tra le frasi idiomatiche della lingua inglese.

I detti che si riferiscono direttamente o indirettamente agli uccelli sono tantissimi. Ad es: “Better a bird in the hand than two in the bushes” (lett. Meglio un volatile in mano che non due tra i cespugli) ossia non contare sulle cose ipotetiche.

Ad esempio, potrebbe essere usato come risposta alla domanda “Why don’t you invest in the Stock Exchange instead of keeping your money in the bank?” (Perché non investi in borsa invece di tenere i tuoi soldi in banca?).

“An albatross around one’s neck”

è un’altra frase idiomatica relativa agli uccelli, (lett. Un albatro appeso al collo) un detto che significa un’azione di cui non c’era bisogno e della quale la persona si pentirà amaramente. La frase viene da The Rime of the Ancient Mariner di Samuel Taylor Coleridge, nel quale un marinaio durante una traversata ammazza con una balestra un albatro che li stava seguendo, e questo fa piovere ogni sorta di maledizioni sulla barca ed il suo equipaggio, tanto che i suoi compagni gli appendono il volatile al collo come punizione.

Oggigiorno, la frase è spesso usata in politica ad es: “The Brexit referendum became an albatross around David Cameron’s neck” (Il referendum sulla Brexit divenne un ostacolo insormontabile per la carriera politica di David Cameron).

Mi auguro che i pochi esempi che vi ho mostrato sopra vi aiutino ad assaporare uno dei piaceri meno immediati dell’imparare l’inglese ossia quello di scoprire le migliaia di frasi idiomatiche che prestano colore e vivacità alla lingua. Alcune sono antiche, altre sono ermetiche e altre ancora sono facilmente intuibili anche da qualcuno che conosce poco la lingua ma tutte hanno una cosa in comune: ci aiutano ad allargare i limiti del nostro universo prestandoci gli occhi di altri.     

Aubrey Hill (www.hillaubrey.com)

Altri modi di dire sugli uccelli

(da Lerici In di agosto 2023)

La lingua inglese è ricca di riferimenti agli uccelli. Infatti, l’uccello e le sue caratteristiche sono presenti in moltissime frasi idiomatiche e diversi verbi frasali che mostrano come il rapporto che gli inglesi hanno con i volatili sia pieno di ammirazione ma anche di pregiudizi e contraddizioni. Spesso gli uccelli sono sinonimi di virtù ad es: “The early bird catches the worm” (lett. L’uccello mattutino prende il verme). Questo detto, come nell’italiano “chi dorme non piglia pesci”, è un invito a non sprecare tempo ma anche a svegliarsi di buon’ora.

Altre volte, invece, i volatili rappresentano un vizio. Infatti, nell’espressione

“A little bird told me…”

(lett. Un uccellino mi ha detto…) l’uccello è visto seppur metaforicamente come portatore di pettegolezzo e indica che l’interlocutore non intende rivelare le sue fonti ad es: “A little bird told me you’re getting married” (Mi è giunta voce che ti sposerai).

In alcuni casi le frasi sugli uccelli descrivono una strategia ad es:

To kill two birds with one stone

(lett. Uccidere due uccelli con un sasso) che equivale al meno violento detto italiano “Prendere due piccioni con una fava”.

Invece, in maniera surreale, gli uccelli (assieme alle api) sono invocati quando si parla dei misteri della riproduzione. Infatti, la frase idiomatica

“the birds and the bees”

(lett. gli uccelli e le api) è un eufemismo per il sesso e la procreazione usato principalmente per dare spiegazioni ai più giovani. “It was time the biology teacher told the students about the birds and the bees” (Era giunta l’ora che l’insegnante di biologia spiegasse il sesso agli studenti).

Il mondo dei volatili è inoltre usato come specchio della nostra società. Infatti, la frase

“pecking order”

(letteralmente “l’ordine di beccatura”) è una rappresentazione metaforica dell’ordine gerarchico ad es: “He thought he was important, but he was low in the pecking order” (Si credeva importante ma aveva un livello basso all’interno della gerarchia). L’origine di questa frase deriva dal fatto che molte specie di uccelli beccano la testa dei loro simili per farla abbassare quando questi non rispettano l’ordine gerarchico.

Esistono inoltre molte frasi che si riferiscono a una specie di uccello precisa e queste spesso sono dispregiative ad es:

“to chicken out”

dove la gallina diventa parte di un verbo frasale che significa tirarsi indietro.

“The diver chickened out at the last minute” (Il tuffatore si è tirato indietro all’ultimo minuto). Infatti, in inglese, un codardo non viene chiamato coniglio come in italiano, bensì “chicken”.

Un altro esempio è la frase

“crazy as a loon”

(lett. pazzo come una strolaga). L’origine di questa frase viene dal rumore inquietante che fanno le strolaghe che assomiglia alla risata di un folle.

Ci sono poi detti che identificano l’uccello in questione come un pericolo ad es:

“a cuckoo in the nest”

(lett. un cuculo nel nido) è una frase usata per definire una persona che si è infiltrata in un gruppo. Ad es: “The new manager is looking to fire someone from our team; he is a cuckoo in our nest.” (Il nuovo dirigente vuole licenziare qualcuno della nostra squadra; si è infiltrato tra di noi”. Questo detto nasce dal fatto che ci sono oltre cinquanta specie di cuculi che praticano il parassitismo della covata ossia depositano le loro uova nelle covate di altre specie di uccelli.

Oltre agli uccelli anche le uova hanno una serie di frasi con svariati significati ad es: “it’s a chicken and egg situation” (lett. è una situazione gallina e uovo) per denotare l’impossibilità di capire cosa sia venuto prima.

Oppure “to walk on eggshells”

(lett. camminare sui gusci di uova) che significa agire in maniera molto diplomatica per risolvere una soluzione delicata.

O ancora “to have egg on one’s face”

(lett. avere l’uovo in faccia) che significa essere in imbarazzo per avere previsto o anticipato qualcosa che poi non è successo ad es: “the journalists had egg on their face after the Brexit win.” (I giornalisti erano imbarazzati di non avere previsto la vincita dei pro-Brexit.”

Ci sono poi moltissimi detti e frasi sulle ali, sulle piume, sui becchi ma sono talmente tanti che riempirebbero un piccolo libro. Spero comunque che con questi pochi esempi vi siate avvicinati di più alla cultura inglese attraverso la sua lingua e che, cosa altrettanto importante, vi siate divertiti.

Imparare una lingua vuol dire anche entrare nella mente di chi la usa ogni giorno e questa visita è infinitamente più piacevole se ci fa sorridere.

Aubrey Hill (www.hillaubrey.com)

Modi di dire col numero due

(da Lerici in di marzo 2023)

Nella lingua inglese le frasi idiomatiche, i detti e i modi di dire riguardanti il numero due si sprecano. Molti di questi sono intuibili, ad esempio, non è difficile desumere che la frase “to be in two minds about something” (lett. essere in due menti riguardo a qualcosa) significhi essere incerti o avere difficoltà nel prendere una decisione ad es: “She was in two minds about marrying him because she still felt something for her ex” (Era incerta se sposarlo perché le piaceva ancora il suo ex).

Alla stessa maniera si può indovinare che la frase “to put two and two together” (lett. mettere insieme due e due) significhi dedurre ad es: “How do you know he was drunk?” “The newly opened wine bottle was empty, and he was snoring on the sofa, so I put two and two together”. (“Come fai a sapere che era ubriaco?” “L’ho dedotto dal fatto che la bottiglia di vino appena aperta era vuota e lui stava russando sul divano”.).

La duplicità, invece, prende la forma di parole composte. Chi parla male di qualcuno dietro la loro schiena è “two-faced” (lett. possiede due facce) ad es. “Jane is two-faced. She complimented me on my dress but told Anne I looked like a meringue.” (Jane è insincera. Mi ha complimentato per il mio vestito ma ha detto ad Anne che sembravo una meringa).

Invece chi tradisce in coppia è un/una “two-timer” (lett. vive due tempi) ad es. “Although John is married to Karen, I saw him kissing Julie. He’s a two-timer.” (Nonostante John sia sposato con Karen, l’ho visto baciare Julie. Sta facendo il doppio gioco.)

Più intuibile, invece, è la frase “it takes two to tango” (lett. bisogna essere in due per ballare il tango) che non ha niente a che fare col ballo argentino bensì significa che in una lite o un conflitto ambedue i litiganti sono responsabili ad es: “He doesn’t blame his dad for his parents always arguing because he knows it takes two to tango” (Lui non dà la colpa al padre se i suoi litigano sempre perché sa che la colpa è di tutti due).

Il numero due è anche usato per descrivere certezza o fermezza come nella frase “no two ways about it” ad es. “Either you study or you won’t pass the exam. There are no two ways about it.” (O studi o non passerai l’esame. Non ci sono alternative.)

La frase “when two Sundays come together” (lett. quando le domeniche si incontreranno), invece, invoca la certezza che qualcosa non avverrà ad es. “When will you lend me your car?” “When two Sundays come together”. (“Quando mi impresterai la tua auto?” “Mai”) Questo perché le domeniche non si incontreranno mai e non a caso la parola “together” (assieme) rima con “never” (mai).

Diversamente, il modo di dire “I don’t give two hoots” è usato per esprimere indifferenza ad es. “I don’t give two hoots about the salary. If I take that job, it won’t make me happy”. (Me ne frego dello stipendio. Se accetto quel lavoro, non mi farà felice.). “Hoot” sarebbe il verso del gufo.

Il numero due è anche impiegato nella frase idiomatica “two can play that game” che si riferisce alla minaccia di usare le stesse tattiche usate dai nostri avversari ad es. “I saw Robert the other day. He pretended not to see me. Two can play that game”. (Ho visto Robert l’altro giorno. Ha fatto finta di non riconoscermi. Farò lo stesso con lui.).

La rivalità è dunque percepita come un gioco dove se uno cambia le regole l’altro si adegua.

Infine, il detto “they are two a penny” (lett. due articoli costano un penny) indica qualcosa che è ovunque e dunque non ha gran valore e/o non è particolarmente interessante ad es. “Nowa-days, these books are two a penny.” (Oggigiorno questi libri li trovi dappertutto.).

Gli esempi sopra rappresentano solo una piccolissima parte delle frasi idiomatiche, dei detti e dei modi di dire che concernono il numero due. Spero, però, vi abbiano aiutato ad apprezzare la bellezza e concisione della lingua inglese.

Un idioma capace di descrivere in maniera estremamente semplice e precisa concetti astratti come l’incertezza, la duplicità, la deduzione, la certezza, la corresponsabilità, l’indifferenza, la reciprocità e l’abbondanza usando poche parole e un solo numero: il due.

Aubrey Hill (www.hillaubrey.com)