CERIMONIA del 6 MARZO 2024 a MILANO
(da Lerici In di aprile 2024 – anteprima with English version)
Nel 2012 il Parlamento Europeo ha istituito la Giornata europea dei Giusti con ricorrenza il 6 marzo, divenuta poi solennità civile in Italia nel 2017. Il Giardino dei Giusti è il luogo che fa conoscere le donne e gli uomini di ogni tempo che si battono per la dignità e la libertà che, in un mondo sempre più interconnesso, non riguardano un solo Stato o un solo popolo, ma sono battaglie di tutta l’umanità.
Il 6 marzo 2024 a Milano si è svolta la cerimonia di posa delle nuove targhe e la consegna delle pergamene ai Giusti delle Nazioni nel Giardino del Monte Stella con i rappresentanti dei nuovi Giusti onorati ed ampia partecipazione pubblica. Era presente anche Bernardo Ratti presidente della Società Marittima di Mutuo Soccorso di Lerici.
Il tema di quest’anno è stato: “Memoria e responsabilità. L’esempio dei Giusti davanti alle sfide del nostro tempo”. Dopo la cerimonia si è svolto un momento di confronto presso l’Anfiteatro Ulianova Radice che ha visto protagonisti gli studenti delle scuole. Le persone ricordate quest’anno sono:
Altiero Spinelli (foto sopra), scrittore e politico italiano a lungo incarcerato dal regime fascista, fu autore del Manifesto di Ventotene, per un’Europa libera e unita;
Vera Vigevani Jarach, giornalista italiana rifugiatasi in Argentina per sfuggire alla Shoah, è tra le fondatrici del movimento delle Madri di Plaza de Mayo;
Jurij Dmitriev, storico russo condannato per il suo lavoro scomodo sulla memoria delle vittime dello stalinismo;
Narges Mohammadi, attivista iraniana Premio Nobel per la Pace 2023, che ha dedicato la vita alla battaglia per i diritti umani nel suo Paese.
Sono state consegnate le pergamene in onore dei Giusti segnalati dalla società civile:
Padre Gianantonio da Romallo, frate cappuccino che ha nascosto e salvato numerosi ebrei;
Madre Luisa Arlotti, la suora canossiana che ha nascosto e curato diversi partigiani;
Vesna Bosanac, la dottoressa che ha salvato molte vite umane durante l’assedio di Vukovar;
Fratel Biagio Conte, mis-sionario laico che ha dedicato la vita ai più bisognosi;
Caterina Giordano, che ha finto una gravidanza per salvare una famiglia di ebrei durante la Shoah;
Suor Maria Goglia, con le sue consorelle che ha salvato la vita di numerose famiglie di fede ebraica;
Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, che nella Repubblica Dominicana hanno guidato la resistenza alla dittatura di Trujillo;
l’Equipaggio del transatlantico Rex, che dal 1933 al 1940 ha trasportato negli Stati Uniti dai 30 ai 50mila ebrei perseguitati (La pergamena è stata consegnata a Flavio Testi foto sopra);
Arminio Wachsberger, che ha salvato diversi ebrei, sia durante il rastrellamento di Roma che nel campo di Auschwitz;
Zabel Yessayan, scrittrice armena che si è battuta contro il totalitarismo ottomano e sovietico.
Per l’equipaggio del REX la proposta è stata verificata dalla Commissione che ha confermato l’importante via di fuga che funzionava dal 1933 anno in cui Hitler iniziò la persecuzione degli ebrei tedeschi e di altri Paesi europei. Il percorso verso la salvezza consisteva nel passare a Vienna, ove operava la HIAS (Hebrew Immigration Aid Society) che forniva i visti per gli USA, ma anche attraverso lo HICEM, diffuso in tutti i paesi d’Europa (era una fusione della Hebrew Immigrant Aid Society di New York con la Jewish Colonization Association di Parigi), o la Emigdirect, organizzazione segreta in Berlino.
Si proseguiva in treno per Trieste, senza controllo frontaliero, e poi verso Genova dove c’era l’appoggio della Chiesa Cattolica per l’ospitalità sino all’imbarco.
Sono da ricordare il card. Pietro Boetto (2016), mons. Francesco Repetto (1976), mons. Carlo Ivo Salvi (1976) e mons. Emanuele Levrero (2009), tutti insigniti del titolo “Giusti nelle Nazioni” negli anni indicati.
A Genova operava anche la DELASEM (Delegation for Assistance to Emigrants) di Dante Almasi e Leo Vittorio Valorba a supporto degli ebrei italiani perseguitati. La fuga terminava con l’imbarco a Genova sul REX, ove le leggi riguardanti il “Manifesto della razza” del 14 Luglio 1938 non furono mai applicate. La fuga dai porti tedeschi o francesi ed inglesi non era infatti possibile per l’obbligatoria identificazione personale per uscire da Germania e Polonia. La rotta Sud Atlantica non era frequentata da funzionari o persone del Nord Europa che preferivano invece utilizzare le navi tedesche Bremen ed Europa.
L’equipaggio del REX era di 850 persone, ma nel periodo di servizio c’erano sostituzioni per circa un 20% del personale all’anno, quindi a bordo si sono succeduti circa 2.600 marittimi.
Tre sono stati i comandanti. La loro permanenza a bordo e la “percentuale media” di persone salvate sono riassunte nella tabella sotto.
Non esistono meriti speciali per nessun membro dell’equipaggio e tanto meno per i comandanti.
Le navi sono delle città galleggianti autonome ed ognuna ha regole e tradizioni marinaresche personalizzate. È stata valutata l’armonia esistente a bordo del REX e il rispetto con cui venivano trattati i passeggeri ebrei (europei o italiani) in fuga, che hanno rilasciato abbondanti testimonianze al Museo del- l’Olocausto di Washington; da sottolineare la presenza costante a bordo di un Rabbino e di un cuoco Kosher a loro dedicati, per accordo tra la Società Italia e l’Union Orthodox Jewish Congregations of America.
I Giusti non sono né santi né eroi, ma persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono stati capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti interrompendo così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male. Aiutare gli ebrei a quell’epoca era sconsigliato o espressamente vietato.
Aver disobbedito a una legge è stato come minimo un atto di coraggio duraturo a bordo del Rex.
Flavio Testi
Condividiamo l’articolo del Comune di Genova, sull’evento del 6 marzo 2024
VIDEO DI RAI 3 LIGURIA SULL’ARGOMENTO
Milan 6 March 2024: The crew of the Rex in the Garden of the Righteous (English version)
In 2012 the European Parliament established the European Day of the Righteous with an anniversary on 6 March, which then became a civil solemnity in Italy in 2017. The Garden of the Righteous is the place that introduces the women and men of all times who fight for dignity and freedom which, in an increasingly interconnected world, do not concern a single state or a single people, but are battles of all humanity.
On 6 March 2024 in Milan, the ceremony of placing the new plaques and handing over the parchments to the Righteous of the Nations took place in the Garden of Monte Stella with representatives of the newly honored Righteous and broad public participation. Bernardo Ratti, president of the Maritime Mutual Aid Society of Lerici, was also present. This year’s theme was: “Memory and responsibility. The example of the Righteous in the face of the challenges of our time”.
After the ceremony, a moment of discussion took place at the Ulianova Radice Amphitheater which saw the school students as protagonists.
The people remembered this year are: Altiero Spinelli (photo above), Italian writer and politician imprisoned for a long time by the fascist regime, was the author of the Ventotene Manifesto, for a free and united Europe;
Vera Vigevani Jarach, an Italian journalist who took refuge in Argentina to escape the Shoah, is among the founders of the Mothers of Plaza de Mayo movement;
Yurij Dmitriev, Russian historian condemned for his uncomfortable work on the memory of the victims of Stalinism;
Narges Mohammadi, Iranian activist who won the 2023 Nobel Peace Prize, who dedicated her life to the battle for human rights in her country.
The parchments in honor of the Righteous highlighted by civil society were delivered:
Father Gianantonio da Romallo, Capuchin friar who hid and saved numerous Jews;
Mother Luisa Arlotti, the Canossian nun who hid and cared for several partisans;
Vesna Bosanac, the doctor who saved many human lives during the siege of Vukovar;
Brother Biagio Conte, lay missionary who dedicated his life to those most in need;
Caterina Giordano, who faked a pregnancy to save a Jewish family during the Holocaust;
Sister Maria Goglia, with her sisters who saved the lives of numerous families of the Jewish faith; Patria, Minerva and Maria Teresa Mirabal, who led the resistance to Trujillo’s dictatorship in the Dominican Republic;
the crew of the transatlantic Rex, which transported 30 to 50 thousand persecuted Jews to the United States from 1933 to 1940 (The parchment was delivered to Flavio Testi, photo above);
Arminio Wachsberger, who saved several Jews, both during the roundup in Rome and in the Auschwitz camp;
Zabel Yessayan, Armenian writer who fought against Ottoman and Soviet totalitarianism.
For the REX crew, the proposal was verified by the Commission which confirmed the important escape route that had been in operation since 1933, the year in which Hitler began the persecution of German Jews and other European countries. The path to salvation consisted of passing through Vienna, where the HIAS (Hebrew Immigration Aid Society) operated which provided visas for the USA, but also through the HICEM, spread throughout all the countries of Europe (it was a merger of the Hebrew Immigrant Aid Society of New York with the Jewish Colonization Association of Paris), or the EMIGDIRECT, secret organization in Berlin.
We continued by train to Trieste, without border control, and then towards Genoa where there was the support of the Catholic Church for hospitality until boarding.
Worth remembering is Card. Pietro Boetto (2016), mons. Francesco Repetto (1976), mgr. Carlo Ivo Salvi (1976) and Msgr. Emanuele Levrero (2009), all awarded the title “Righteous in the Nations” in the years indicated. Dante Almasi and Leo Vittorio Valorba’s DELASEM (Delegation for Assistance to Emigrants) also operated in Genoa to support persecuted Italian Jews.
The escape ended with boarding the REX in Genoa, where the laws regarding the “Racial Manifesto” of 14 July 1938 were never applied. Escape from German or French and English ports was in fact not possible due to the mandatory personal identification required to leave Germany and Poland. The South Atlantic route was not frequented by officials or people from Northern Europe who instead preferred to use the German ships Bremen and Europa. The crew of the REX was 850 people, but during the service period there were replacements for around 20% of the personnel per year, so around 2,600 seafarers came on board. There were three commanders. Their time on board and the “average percentage” of people saved are summarized in the table below.
There are no special merits for any member of the crew, much less for the commanders.
The ships are autonomous floating cities and each has personalized seafaring rules and traditions.
The harmony existing on board the REX was assessed and the respect with which the fleeing Jewish passengers (European or Italian) were treated, who gave abundant testimonies to the Holocaust Museum in Washington; to underline the constant presence on board of a Rabbi and a Kosher chef dedicated to them, by agreement between Società Italia and the Union Orthodox Jewish Congregations of America. The Righteous are neither saints nor heroes, but ordinary people who at a certain point in their lives, faced with injustice and persecution, were able to courageously go to the aid of the suffering, thus interrupting, with an unexpected act in their space of responsibility, the chain of evil. Helping Jews at that time was discouraged or expressly forbidden.
Disobeying a law was, at the very least, an act of lasting courage aboard the Rex.
Flavio Testi