(da Lerici In di gennaio 2023)

La battaglia di Magenta, dipinto di Giovanni Fattori alla Galleria degli Uffizi di Firenze 

Il colore 2023 decretato da Pantone è il 18-1750 VIVA MAGENTA: un rosso carminio con sfumature violacee. Si ispira al rosso della cocciniglia, uno dei coloranti più preziosi appartenenti alla famiglia dei coloranti naturali. Questa tonalità ha origini molto antiche, si dice sia il pigmento più antico al mondo, estratto in Mauritania da un gruppo di rocce sedimentarie marine. La scelta del colore dell’anno è basata su uno studio complesso, nel quale lo staff Pantone analizza le tendenze e le influenze a livello mondiale.

I fattori che vengono presi in considerazione sono molteplici: l’arte, la moda, il design, i social se non anche i fatti più salienti accaduti durante l’anno precedente. Gli esperti del Pantone Color Institute lo hanno scelto per la sua carica coraggiosa, audace e inclusiva.

Un colore forte e gioioso di buon auspicio per questo nuovo anno. Siamo in un periodo molto difficile e critico, le persone hanno bisogno di essere motivate e rassicurate.

Per la prima volta viene anche presentato un progetto innovativo: “The Magentaverse” (#magentaverse sarà l’hashtag più utilizzato quest’anno). Un esperimento di design che Pantone ha messo in atto collaborando con due aziende leader nelle tecnologie multimediali, che esplorano i legami tra nuove tecnologie e creatività umana. La mostra è stata inaugurata il tre dicembre scorso all’Art Basel Miami Beach: un percorso espositivo in cui il pubblico potrà interagire in una serie di contesti futuristici ispirati al “Viva Magenta”.

Il nome del colore VivaMagenta è stato dedicato alla Città della Battaglia diMagenta”, Comune della città metropolitana di Milano. La battaglia fu un episodio della seconda guerra d’indipendenza combattuta proprio a Magenta il 4 giugno 1859 tra l’Impero austriaco e la Francia che ha portato, dopo quelle di Solferino e di San Martino, alla vittoria finale dei franco-piemontesi che si concluse con la liberazione di Milano. Fu uno degli episodi fondamentali per il processo dell’unità d’Italia.

La nuance fu inventa nel 1859 da François Emmanuel Verguin ossidando l’anilina grezza con cloruro stannico; il suo primo nome fu “fuschine” ribattezzato Magenta proprio per dedicarlo a quella battaglia, in quanto divenne all’epoca famosa proprio per tale sanguinosa vicenda.

È un colore prodotto artificialmente e non esiste nello spettro visivo: la sua tonalità non può essere generata  con luce di una singola lunghezza d’onda.

Magenta è ora l’unica città al mondo che abbia dato il nome a un colore ed è proprio per questo che Fucsina, un’associazione del territorio, nasce nell’intento di rilanciarla sotto ogni punto di vista con una serie di iniziative e progetti a 360 gradi.

Sul sito www.fucsina.it viene spiegata dettagliatamente la sua missione: Creazione del brand Magenta Città del Colore” attraverso l’istituzione di un Museo Internazionale del Colore come perno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana e di ricucitura territoriale”. Un’altra iniziativa  che cita Fucsina è quella di  “valorizzare i monumenti e le strutture del territorio attraverso un’installazione luminosa pensata per esaltare la loro bellezza”.

Noi di Lerici In appoggiamo in pieno questo progetto. È bello sapere che ci sono persone piene di energia e voglia di cambiamenti, ce ne vorrebbero di più ovunque.

La nostra curiosità ci ha portato ad approfondire e scoprire molte sfaccettature di questo colore, così pieno di vita e vibrazioni, sicuramente ne vedremo delle belle quest’anno sul #magentaverse. Ci continuerà a stupire e noi ci faremo coinvolgere da questa onda di entusiasmo.

Luisa Fascinelli