(da Lerici in di dicembre 2022)

Il libro è in dono ai lettori

Quest’articolo è una sintesi del libro “Villa Rezzola a Pugliola” di Vaughan Bryers e di Fabio Rolla liberamente disponibile al link:

https://www.academia.edu/39178500/Villa_Rezzola_a_%20Pugliola_nel_Golfo_della_Spezia

                SF

I numerosi frequentatori della spiaggia della Venere Azzurra e della sua passeggiata a mare, volgendo lo sguardo alla collina che sovrasta entrambe, non possono fare a meno di notare, sopra le ferite inferte al paesaggio da sconsiderati interventi edilizi, un vasto parco verde dominato da un’antica signorile dimora con un’ampia veranda, una torre panoramica ed un giardino molto esteso. Poco distante il paese di Pugliola.

Quell’antica dimora era chiamata ancora in tempi recenti: Villa Cochrane o Villa Carnevale dal cognome dei proprietari che vi si erano avvicendati nell’arco di oltre un secolo.

Dal 2020 la Villa è di proprietà del  FAI (Fondo Ambiente Italiano) su lascito testamentario della contessa Maria Adele Carnevale, Pupa per gli amici, ultima proprietaria.

La Contessa, che nei suoi ultimi anni ha condotto una vita molto ritirata, ha voluto così rendere la sua amata dimora visitabile da un pubblico che la sapesse apprezzare. Ora la Villa è nota come Villa Rezzola, dall’an-tico nome della località nella quale è ubicata.

L’edificio ed il giardino, così come li vediamo ora, risalgono all’inizio del ‘900 quando l’intera proprietà venne acquistata da una ricca famiglia inglese: Helen Lavinia e William Percy Cochrane che riadattarono secondo il gusto dell’epoca precedenti costruzioni e nel terreno circostante realizzarono viali e terrazzamenti ornati da lussureggiante vegetazione.

Negli anni antecedenti la Prima Guerra Mondiale i Cochrane si prodigarono in opere benefiche per il paese di Pugliola: realizzarono l’Asi-lo Infantile, l’acquedotto per portare l’acqua al paese e fecero molte altre elargizioni, non senza alcuni contrasti con i paesani causati dal carattere autoritario di Percy.

Anche Helen fu infaticabile nell’opera filantropica e scoppiata la “Grande Guerra” si prodigò con il marito nell’assistenza ai tanti feriti che da vari fronti confluirono in due ospedali militari realizzati col loro determinante concorso economico: gli ospedali di Sarzana e Mentone.

L’ospedale di Sarzana venne realizzato riadattando i locali di Villa Massà, in località vicina all’attuale Ospedale Civile, e che successivamente divenne sede del celebre biscottificio “Falcinelli”.

L’ospedale di Mentone venne realizzato riadattando i locali dell’Hotel Imperial, ubicato in posizione panoramica sulla città.

Pochi anni dopo la guerra, nel 1919, i Cochrane inspiegabilmente si separarono, Percy andò a vivere a Mentone dove completò una sua nuova sontuosa dimora “La Victoire”.

Nel 1930, a causa delle sue precarie condizioni di salute, si trasferì a Montecarlo dove morì nel 1937 assistito dall’inseparabile infermiera Rose Emily Sims, la quale a sua volta morì nel 1939. Vale la pena ricordare che per realizzare i suoi numerosi progetti Percy si avvalse dell’opera e della maestria dell’impresario edile pugliolese Angelo Botto.

Al contrario del marito, Helen visse ancora molti anni a Pugliola, intervallando la sua permanenza con frequenti viaggi. Nel 1935 a seguito del deterioramento delle relazioni fra Italia e Gran Bretagna, causate dall’invasione dell’Etiopia, Helen, temendo ritorsioni da parte del Regime Fascista, decise di tornare in Inghilterra e vendere la sua proprietà. Oltre alle opere benefiche, di lei rimangono, a testimonianza della sua permanenza a Pugliola, numerosi graziosi dipinti.

La vasta proprietà fu acquistata dalla Società Immobiliare Ligure Siciliana appartenente alla contessa Mara Carnevale.

Contessa Mara Carnevale

Fu così che sua figlia Pupa, allora appena tredicenne, entrò a Villa Rezzola.

Tuttavia le vicende della Seconda Guerra Mondiale, iniziata pochi anni dopo, determinarono una nuova destinazione per la villa che venne requisita della Regia Marina divenendo dapprima sede del Comando del Dipartimento dell’Alto Tirreno, e successivamente del Comando Ispettorato generale dei MAS (Motoscafo Armato Silurante) con a capo in entrambi i casi l’Ammiraglio Aimone di Aosta Savoia, Duca di Spoleto, nipote del Re Vittorio Emanuele III.

Aimone di Aosta Savoia fu anche per un breve periodo Re di Croazia, con il nome di Tomislavo II.

Notizie attendibili lo danno come protagonista di sondaggi riguardanti la possibilità di una pace separata con gli Alleati che rompesse l’alleanza con la Germania nazista. Ma gli avvenimenti precipitarono e con l’armistizio dell’8 settembre 1943 troviamo Aimone di Aosta Savoia con il Re Vittorio Emanuele a Brindisi.

Con l’occupazione nazista la villa venne requisita dalla “Kriegsmarine”, la marina militare tedesca, divenendo comando dell’organizzazione TODT dedicata all’approntamento e costruzione delle difese costiere, in vista di possibili attacchi o sbarchi da parte degli Alleati.

Responsabile di questo particolare settore per il Golfo della Spezia era il capitano Rudolf Jacobs, ingegnere di formazione, reclutato allo scopo per le sue competenze tecniche. Ma Jacobs avversava decisamente il nazismo a tal punto da abbandonare, nel 1944, la propria divisa per aderire alla Resistenza. Morì a Sarzana in un conflitto a fuoco contro la Brigata Nera.

Alla fine della guerra la villa ritornò in possesso della famiglia Carnevale che ne mantenne la proprietà fino ai giorni nostri. Con discrezione, la Contessa Mara, dapprima, e la Contessa Pupa con il marito Piero Miniati, dopo, mantennero cordiali rapporti con la popolazione di Pugliola promuovendo fra l’altro le corse ciclistiche che avevano luogo ogni 10 di Agosto in occasione della festa patronale di San Lorenzo.

All’ingresso del paese si trova il “Memorial F. Coppi Coppa Contessa Carnevale” per celebrare un giovane Fausto Coppi che, nell’estate del 1939, vinse la gara ciclistica di Pugliola.

Fabio Rolla

Visita a villa Rezzola, bene del FAI a Lerici