(da Lerici In di giugno 2024)

Mentre occupiamo di parole omografe inglesi on altro articolo, il prof. Raffaele Cavalierea ha scovato parole omografe viventi. Vi spiega lui la storia …       SF

Il mio ex-preside ed amico Antonio Marcianò, già dirigente scolastico in vari istituti del nostro territorio tra cui Arcola e San Terenzo, assieme alla moglie Aida un po’ di tempo fa ha raccontato al sottoscritto quanto è capitato loro in un passato abbastanza recente, durante una giornata trascorsa su una spiaggia della provincia di Cosenza. Veniamo ai fatti e a quella che mi piace definire come “una magica realtà”.

Se qualcuno ci chiedesse: “Quante probabilità ci sono che due persone portino il nome di una rinomata località del territorio lericino?” probabilmente si sprecherebbero commenti ironici. Eppure la risposta a tale bizzarro quesito è affiorata così,  all’improvviso.

I due coniugi Marcianò, entrambi originari dell’Italia Meridionale ma da tempo residenti a Sarzana e proprietari di una casa nella ridente località calabra di Praia a Mare trascorrono in questo luogo lunghi periodi dell’anno godendosi la meritata pensione. Qualche anno fa si sono ritrovati in spiaggia a colloquiare con una famigliola lucana composta da padre, madre e due simpatiche bambine. Grande fu la loro sorpresa quando le due sorelline dissero di chiamarsi Venere la maggiore e Azzurra la minore. (foto sotto)

la famiglia Marcianò con le due figlie venere e Azzurra

Dopo l’inevitabile sbigottimento iniziale, i Marcianò assodarono che i genitori  avevano dato alle loro bambine questi nomi per pura casualità e che, per di più, ignoravano completamente l’esistenza dell’omonima località ligure. Una singolarità che meritava senz’altro d’esser fatta conoscere. Ne nasce anche il progetto di un futuro viaggio per vedere di persona Lerici e i suoi dintorni. A cominciare da questa “storica” spiaggia.

Qui interviene lo scrivente che racconta l’intera vicenda ad Antonio Cosenza. L’addetto culturale del-l’Amministrazione lericina si mostra subito entusiasta del caso e si dichiara pronto ad organizzare un’accoglienza ufficiale della famiglia lucana. Così, approfittando del ponte fra giovedì 25 aprile e domenica 28, hanno percorso in due tappe gli 800 chilometri che separano il loro paese d’origine, Latronico, in provincia di Potenza, dalla nostra città.

Nella mattinata di sabato 27 aprile, alle ore 11, tutti i componenti della famiglia (Venere, Azzurra, papà Gianni Grillo, mamma Maria ed anche il nonno Gino), assieme ai coniugi Marcianò e ad altri amici, sono stati cordialmente accolti a Palazzo Comunale. Hanno fatto gli onori di casa il vicesindaco Marco Russo e naturalmente Antonio Cosenza (nella foto sotto ultimo a sinistra).

Nel corso di una simpatica cerimonia le due sorelline hanno ricevuto in omaggio un policromo bouquet floreale. Tutti gli intervenuti hanno quindi posato per una foto-ricordo. Le due bambine erano visibilmente euforiche di fronte all’interesse suscitato.

Durante la permanenza la famigliola ha visitato non solo il castello e il borgo di Lerici, la Venere Azzurra e San Terenzo, ma anche Bocca di Magra, Portovenere e le Cinque Terre riportandone impressioni così favorevoli da maturare la decisione di ritornare, assieme ad altri amici e parenti. La loro intenzione è inoltre quella di esplorare l’entroterra e tutta la Lunigiana storica.

Raffaele Cavaliere