(da Lerici In di maggio 2023)
L’organo della parrocchia di San Francesco a Lerici è tornato al suo antico splendore e a pieno tono, grazie a una raccolta fondi iniziata nel 2018 e ancora aperta.
L’organo ha quasi 200 anni, ma ora non li dimostra più, e si è fatto sentire in tutta la sua potenza il 24 marzo scorso alla sera, nel programma delle celebrazioni di quest’anno per la Madonna di Maralunga, patrona di Lerici, quando si è tenuto il concerto d’inaugurazione alla presenza del popolo di Lerici, delle autorità comunali, del vescovo mons. Luigi Ernesto Palletti e del parroco don Federico Paganini. Le musiche sono state eseguite dal maestro Alessandro Carta con le corali di Nostra Signora di Maralunga e di San Francesco, dirette da Liao Jumei.
La storia dell’organo inizia nel 1839, quando la Parrocchia di Lerici decise di affidare a Nicomede Agati di Pistoia la costruzione di un nuovo organo per la propria chiesa, firmando un contratto per 4.500 lire nuove di Piemonte il 27 agosto 1840. L’anno successivo l’organo fu trasportato a Livorno e poi via mare a Lerici per essere montato.
Varie sono state le manutenzioni nel tempo, in particolare nel 1890 e 1974, che hanno però alterato l’apparato fonico dello strumento, per fortuna lasciandone però intatto il corpo principale.
Il recente restauro conclusosi qualche mese fa, è stato eseguito dalla ditta Nicola Puccini di Migliarino Pisano ed ha riportato lo strumento al suo stato originale, ricostruendo tutte le parti mancanti, in particolare la pedaliera, la banda militare, gli usignoli e i campanelli.
Il progetto è stato portato avanti grazie alla raccolta fondi “Adotta una canna dell’organo”, avviata e promossa dalla Parrocchia di Lerici, che ha permesso di coprire parzialmente il costo del restauro con più di 400 donazioni per un importo di circa 85.000 euro, mentre la restante parte è stata finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana.
La raccolta, iniziata a gennaio 2018, è ancora attiva per riuscire a coprire completamente il costo del restauro. Il parroco di Lerici, don Federico Paganini, ha ringraziato nel suo intervento il vescovo mons. Luigi Ernesto Palletti, mons. Paolo Cabano direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano e tutte le persone che si sono adoperate per raggiungere l’obbiettivo: il maestro Alessandro Carta, la Bottega Organaria Nicola Puccini nella persona di Stefano che ha eseguito il restauro, il Comitato nella persona di Giorgio Piutz, tutti i lericini e quanti amano la Comunità e che, con le loro offerte, hanno sostenuto quest’opera di meraviglioso ripristino.
Sandro Fascinelli