PREMIAZIONE PALERMO MONTECARLO – Da sinsistra: Musetti, mencacci, Bargellini, Petrucci

(da Lerici In di ottobre 2019)

“Melagodo” (10 metri a vela), un Bénéteau First 34.7 dell’armatore Lorenzo Marinelli iscritto al Circolo della Vela Erix di Lerici, senza rivali alla XV regata d’altura Palermo – Montecarlo, una delle più importanti del Mediterraneo, con ben quattro primi premi assoluti. Il colpaccio che ha portato lustro non solo al Circolo Velico Erix ma anche alla tradizione marinara lericina è stata opera di un equipaggio lericino composto da Massimiliano Mencacci (skipper), da Francesco Musetti, da Gino Bargellini e da Alessio Petrucci.

Dieci nazioni di tre continenti erano presenti a questa regata offshore organizzata dal Circolo della Vela Sicilia, dallo Yacht Club Costa Smeralda e dallo Yacht Club de Monaco.

Partenza Mercoledì 21 agosto da Mondello alla volta del Principato di Monaco, traguardo finale di una navigazione di circa 500 miglia intervallata da un cancello posto all’altezza di Porto Cervo. Oltre a “Melagodo”, un First 34.7 (la barca più piccola tra quelle partecipanti)del sig. Lorenzo Marinelli che gareggiava con i colori del C.d.V Erix, c’erano 51 imbarcazioni, tra cui (per citare solo le più famose): i Maxi Vera 82′ e Adelasia di Torres 70′, il 52′ francese Arobas 2, l’ICE 52′ di Gabriele Bruni, il trimarano oceanico di 60′ Ad Maiora, il Volvo Ocean 65′ Ambersail 2, o i velocissimi Class 40 Made in Midi, Croatia Full of Life Ola e Crossing Routes. Tutti con a bordo un mix di velisti olimpionici (Matteo Ivaldi, Paolo Semeraro e Michele Regolo) e leggende della vela oceanica (l’olandese Bouwe Bekking e i francesi Eric Drouglazet e Kito de Pavant).

Dopo una partenza perfetta, la flotta si è diretta verso una boa al vento posizionata a circa un miglio dalla linea del via, per poi puntare decisa verso la Sardegna.

“Melagodo” transita sul gate di Porto Cervo in 19ª posizione assoluta ma prima barca del raggruppamento “B” (le più piccole). Scopriranno poi che, con gli abbuoni previsti dai due certificati di stazza (IRC e ORC), il risultato ha tutt’altra portata.

Le ore si susseguono con un’infinità di cambi vela per cercare di sfruttare ogni refolo d’aria, finalmente, sul finire di domenica 25 agosto, dopo 106 ore 57 minuti e 46 secondi, le luci del Principato di Monaco, il casinò di Montecarlo che riflette la sua immagine sulla linea d’arrivo posta all’entrata del porto. Un’impresa irripetibile per una così piccola barca ed il suo equipaggio che ricorda il racconto biblico di Davide e Golia.

ARRIVO A MONTECARLO

Lunedì 26 agosto, Premiazione. “Melagodo” ed il suo equipaggio, nella splendida cornice dello Yacht Club di Monaco, conquistano due primi posti Overall al cancello di Porto Cervo (sia in IRC che in ORC); il 5° posto in classifica generale in IRC ed il 6° in ORC; primi assoluti in entrambe le categorie (IRC ed ORC) nel raggruppamento “B” nonché unica barca arrivata nel tempo limite di questo raggruppamento e, dulcis in fundo, la barca più premiata di sempre in una singola edizione della gara con ben 4 primi posti ottenuti!

I PREMI VINTI DALL’EQUIPAGGIO DI “MELAGODO”

Sentiamo però qualche particolare della gara dallo skipper Massimiliano Mencacci:

D. Com’è nata la partecipazione alla Palermo-Montecarlo?

R. La volontà di partecipare alla Palermo-Montecarlo è nata grazie alla disponibilità dell’armatore di “Melagodo”, sign. Lorenzo Marinelli, di concedere la propria barca, che già da anni partecipa con ottimi risultati alle regate che si svolgono nel nostro golfo e non solo, anche per questa lunga trasferta. Già lo scorso anno, con un equipaggio diverso, avevo sperimentato le possibilità della barca nelle regate Offshore partecipando alla regata dell’Accademia Navale di Livorno che ha un percorso di 600 miglia.

Dopo quest’esperienza è stato più semplice trovare un gruppo di nuovi amici disposti a mettersi in gioco. Per questo devo ringraziare innanzitutto Lorenzo Marinelli che ha messo a disposizione l’imbarcazione poi  Francesco Musetti che mi ha supportato trovando gli altri due membri dell’equipaggio: Gino Bargellini e Alessio Petrucci. Francesco si è assunto anche l’onere di fare da cuoco di bordo: un ottimo pasto caldo e qualche bicchiere di vino non sono mai mancati! Avremmo dovuto essere in cinque con Marco Giampaoli ma, per problemi personali, è stato costretto a rinunciarvi.

Durante la gara ci siamo alternati alla guida, due alla volta, in turni di tre ore. Io e Francesco al timone e Alessio e Gino alle scotte/prua.

D. Avete studiato una strategia preventiva o la condotta di gara e la rotta è stata decisa durante il percorso?

R. Qualche ora prima della partenza, valutando le previsioni meteo per le ore successive, con l’aiuto “da casa” di Marco Giampaoli abbiamo “progettato” quale percorso seguire, almeno sino al cancello di Porto Cervo. Purtroppo, al contrario di altre barche che avevano sistemi elettronici o telefoni satellitari per ricevere le previsioni meteo anche in alto mare, noi abbiamo dovuto attendere di arrivare sotto costa prima di poter avere un segnale per ottenere delle nuove previsioni meteo. È stato perciò per noi impossibile avere dei contatti con casa se non nelle poche miglia in cui abbiamo navigato sotto costa.

Certamente abbiamo azzeccato la giusta rotta verso il cancello di Porto Cervo seguendo il tragitto più diretto possibile e tenendoci al limite di una bolla d’aria che era prevista al centro del Tirreno, mentre la maggior parte della flotta ha puntato verso terra sperando di trovare più vento. Dopo uno splendido passaggio notturno nell’arci-pelago della Maddalena abbiamo ulteriormente accelerato trovando le condizioni ideali per il passaggio delle Bocche di Bonifacio.

Quando mancava meno di un giorno di navigazione da Montecarlo, Melagodo era addirittura in testa alla classifica assoluta, ma l’arrivo di un sostenuto maestrale ha premiato giustamente le barche più grandi e quotate (i maxi di oltre 50 piedi), facendo sfumare per un “soffio” il colpaccio del secolo.

D. Puoi spiegarci il significato di qualche sigla utilizzata nell’articolo?

R. Le imbarcazioni della regata vengono divise in due raggruppamenti “A” e “B” in base all’handicap che viene assegnato ad ogni singola barca dai due enti certificatori internazionali che sono riconosciuti per le regate veliche: IRC (International Rating Certificate) ed ORC (Offshore Racing Congress).

Il gate o Cancello di Porto Cervo è un traguardo “virtuale” che obbliga ogni barca a transitarvi (la linea di questo arrivo è posta tra il faro delle Secche del Cervo ed una boa lampeggiante posizionata a qualche centinano di metri) per prendere gli intertempi. Questo traguardo fa classifica a sé, nonché, qualora le barche che partecipano non riuscissero ad arrivare in tempo utile a Montecarlo, verrebbe utilizzato anche per creare la classifica definitiva della regata Palermo-Montecarlo.

Sandro Fascinelli