(da Lerici in… di luglio 2021)

Anticipiamo l’articolo che apparirà su Lerici in di Luglio 2021, in vista della prossima inaugurazione della mostra in data 18 giugno 2021 (tutte le foto copywright Claudio Barontini)

CAVE CANEM, attenti al cane in latino, è la nuova mostra fotografica open air di Claudio Barontini a Lerici, dal 18 giugno al 3 ottobre con gigantografie di 2 metri per 3 e di 1,5 per 2, per un totale di 15, estese per un chilometro di passeggiata panoramica.

Noi di Lerici In lo abbiamo intervistato e gli abbiamo rivolto delle domande riguardo alla mostra e non solo.

D.: Come è nato il progetto di Cave Canem con il Comune di Lerici?

R.: Io feci già una mostra al castello di Lerici nel 2017 che ebbe molto successo, ci furono più di 16mila visitatori e molti critici scrissero ottime recensioni. I mesi scorsi ero a Lerici e ho incontrato il sindaco con cui abbiamo iniziato a parlare di qualche possibile progetto. Ovviamente con la pandemia sarebbe stato tutto molto complicato al chiuso, allora venne fuori l’idea di una mostra open air.

Volevo dare un’impronta più easy, qualcosa di allegro che potesse attirare l’attenzione di tutti, anche dei bambini. Da qui è nato lo spunto di dedicare ai nostri amici a quattro zampe, che ci hanno tenuto tanta compagnia nei mesi del lock-down, tutte e 15 le gigantografie: con un archivio di 30 anni di attività non mi è stato difficile trovare le foto. La maggior parte che presento sono di celebrità con i loro amati cani, per citarne alcuni: Roberto Farnesi, le stiliste Chiara Boni e Raffaella Curiel, Paolo Conticini la cui foto esposta l’abbiamo scattata proprio per questa occasione e sarà la copertina del libro dedicato alla mostra.

Ho voluto onorare anche Franco Zeffirelli e Raoul Casadei che purtroppo non ci sono più ma verranno i loro familiari a Lerici quest’estate a ricordarli. Sarà una tappa obbligatoria anche per gli altri protagonisti passare a visitare l’esposizione.

D.: Lei è nato a Livorno ma è ligure d’adozione, da dove nasce la passione per questa regione?

R.: Mia moglie è della Spezia, ho la casa a Vezzano Ligure e a Livorno, così mi sposto spesso e ora sono qui in Liguria. Il mio lavoro mi permette di girare senza problemi, non ho bisogno di un luogo fisso dove rimanere.

D.: Lei è amante degli animali?

R.: Sì, certamente: ho sempre avuto gatti, l’unico cane lo ricordo come se fosse ieri, quando avevo sei anni, mio papà e mia sorella mi vennero a prendere a scuola con questo cucciolo: Tommy, un incrocio tra un barboncino e uno spinone. Nel libro dedicato alla mostra ci sarà anche una sua foto in memoria. Ora ho un micio persiano nero di nome Orfeo.

D.: La troveremo spesso a Lerici quest’estate?

R.: Sicuramente la sera ci sarò sempre, sarò in giro, la mostra non ha entrate essendo all’aperto, sarà più dispersiva ma molto d’impatto. Per chi lo desidera, a metà luglio, sarà messo in vendita un libro di 96 pagine 24 x 30 dedicato a questo progetto e ad altre foto dello stesso genere, il link di prenotazione è nel QR code.

D.: C’è un percorso preciso della mostra oppure le 15 gigantografie sono ognuna a sé?

R.: Sono ognuna a sé, sono state scattate tutte in periodi diversi, non c’è un filo conduttore se non il fatto che il protagonista di ogni scatto è il cane. Le foto sono in bianco e nero per diversificare la mia mano artistica  da quella giornalistica/lavo-rativa che, al contrario, le richiede a colori. Ho deciso io quali foto dovessero essere esposte, una dopo l’altra, in base al mio gusto personale.

Alla Venere Azzurra ne sono esposte nove, di cani con padroni non famosi, in situazioni differenti senza la presenza di persone, mentre ai giardini ci sono quelle con i vip e i loro cani.

D.: Quali saranno i suoi prossimi progetti?

R.: Dal 6 agosto al 5 settembre ho una mostra nelle Marche in provincia di Ancona in un bellissimo castello. Ho poi in programma di realizzare alcuni libri, oltre a questo di Cave Canem in vendita a breve, mi piacerebbe l’idea di abbinare le foto di celebrità, con il racconto di aneddoti riguardanti gli scatti.

D.: Che tipo di foto predilige?

R.: Preferisco sempre fotografare le persone o le persone in un contesto. Il semplice paesaggio non mi entusiasma perché è riproducibile da chiunque. Quello che rende unico lo scatto è la presenza delle persone giuste che caratterizzano un ambiente o un paesaggio in un dato momento.

D.: C’è un personaggio pubblico che le piacerebbe fotografare?

Paul McCartney, avendo un passato da musicista come me, mi ha sempre ispirato e affascinato. Poco prima della pandemia, inizio 2020, sarebbe dovuto venire a Lucca, dovevo fotografarlo per una rivista, ma purtroppo è saltato tutto.

Ringraziamo Claudio Barontini per tutte le informazioni; non ci resta che fare una passeggiata a Lerici e ammirare la mostra in tutta la sua bellezza, magari con i nostri amici a quattro zampe e scattare una foto con lo sfondo di queste belle gigantografie!

Luisa Fascinelli

Info: www.claudiobarontini.it

CLAUDIO BARONTINI

ha un passato da musicista, ha studiato al conservatorio e suonato il basso con il complesso di Milva per circa otto anni. Durante questo periodo comprò una reflex per fotografare i luoghi che visitava durante i suoi tour per il mondo. Da fotoamatore ha cominciato ad appassionarsi sempre di più a quest’arte, a tal punto da diventare un fotografo professionista di alto livello, scattando foto per celebrità internazionali e collaborando con testate giornalistiche di tutti i continenti.