ANTEPRIMA (in attesa di Lerici in di luglio 2022)

Sabato 14 maggio 2022 i “Marilontani” sono tornati a calcare il palcoscenico del teatro Astoria di Lerici con una rappresentazione che era stata programmata due anni fa ma che, a causa dell’interruzione di tutte le attività d’intrattenimento e di socialità dovute al Covid-19, fu rimandata a data da destinarsi. E così la rivisitazione dell’Odissea in dialetto lericino prende il titolo di “Eeeeeehhhh… ma aloa chi a n’ariveno pu!” inaugurando la stagione estiva e riportando quell’allegria, quella gioia, quel ritrovarsi insieme nel nostro teatro ad applaudire la compagnia teatrale che tanto ha dato e continua a dare alla comunità tutta.

Dai cinque ai diciotto anni, con la novità introdotta tre anni fa dell’apporto dei “vecchi” Marilontani che ritornano sul palco per spalleggiare i più piccoli e per dare una coralità più consistente alla rappresentazione.

Olga Tartarini alla regia e Giulia Rolla che, come sempre, adatta la sceneggiatura alla tipica realtà di borgo marinaro traducendo in dialetto la parte recitata, curando la dizione degli attori e svolgendo un importantissimo lavoro linguistico di recupero di alcune parole ed espressioni dialettali che stanno andando in disuso.

Tante cover musicali dagli Anni ‘60 ai giorni nostri, rivisitate e adattate per l’opera, cantate dagli attori movimentando le scene e dando un’aria da musical alla commedia. Abiti di scena dai colori sgargianti che mettono allegria solo a guardarli  e che esaltano la bellezza delle scenografie dallo sfondo grigio chiaro con disegnate le località del nostro Golfo, da San Terenzo alla Spezia, fino ad arrivare a Portovenere, alla Palmaria, al Tino e al Tinetto, realizzate da Silvia Tartarini.

Eh già, perché in questa Odissea lericina nel Golfo dei Poeti, Ulisse nel suo viaggio lontano dal borgo natio di Lerici, finisce a San Terenzo prima di fare ritorno a casa, affrontando le peripezie insieme ai suoi fedeli compagni. La guerra di Troia è la guerra tra Lerici e San Terenzo e, nel loro girovagare, incontrano Circe, poi le Sirene, Calipso e Polifemo, mentre la bella e addolorata Penelope tesse la sua tela attendendo speranzosa che il suo uomo faccia ritorno a casa.

I ragazzi e i bambini si sono ritrovati sul palco, per alcuni è stato il primo debutto e le emozioni sono state molto forti, soprattutto perché oggi il loro peso è diverso, dopo due anni di stop, e ciò le ha rese non più scontate. Il trasporto e la voglia di far bene, dando il meglio di sé è stato percepito tra il pubblico, con tanto entusiasmo, tanta voglia di vivere e di stare fisicamente insieme. Oltre a tenere vivo il nostro dialetto, le nostre tradizioni e la nostra cultura, la compagnia dei Marilontani ha il pregio di far da collante tra le diverse generazioni e di trasmettere affetto tra i ragazzi che si aiutano a vicenda durante le prove, svolte nei mesi scorsi sotto l’attenta guida di Giuli e di Olga.

Grazie, quindi, a tutti voi che ogni anno ci mettete tutto il vostro impegno e la vostra dedizione e sappiamo quanto non sia sempre semplice trovare il tempo per incastrare tutto, per mettersi d’accordo per le prove, per trovare il materiale di scena, tra lavoro, compiti e scuola.

Ma alla fine tutto fila, la protezione della Madonna di Maralunga è sempre presente, il gruppo è più unito che mai, l’entusiasmo è contagioso e anche l’energia del palcoscenico contagia tutti.

Elena Darosi