(da Lerici In di gennaio 2019)

Una grafic novel con storia e sceneggiatura di Gino Carosini, disegni di Marco Mastroianni – Il Ciliegio Editore.

In un momento storico come quello attuale, così complesso per dinamiche politiche veramente difficili e con contrapposizioni invero pericolose, questo libro cade come si suole dire “a fagiolo”.

L’anno 1212 non inganni, questa storia è proprio attualissima e con questa storia illustrata si va alla scoperta di una misteriosa vicenda che oscilla sempre tra verità e narrazione fantastica. Vi si narra difatti della fantomatica Crociata dei Bambini sulla cui veridicità si è spesso discusso. Ne scrissero diversi storici di fama ma colui che centrò più adeguatamente la vicenda fu Marcel Schowb che in un racconto riuscì a narrare al meglio questa bizzarra avventura. La Storia è avvolta dalla leggenda: sicuramente erano anni di grande confusione e non è improbabile che la vicenda sia poi avvenuta realmente. L’alone di mistero che la circonda (al di là del tempo troppo lontano e dei pochi testi pervenuteci) ancora ci affascina. Esiste poi il dubbio che nasce dalla confusione nella lingua latina: si mossero il puer (fanciullo) o il pauper (povero)? Certo, l’immagine di migliaia di poveri in movimento è sicuramente più veritiera e più vicina a quello che osserviamo nei nostri attuali tempi cupi.

La fame, le malattie le guerre spingevano moltitudini a spostarsi di stato in stato nella speranza di una vita migliore. Dalla Francia e dalla Germania, per strade diverse, ma pressoché in contemporanea, migliaia di ragazzini giunsero in Italia nel 1212 per andare a liberare la Terra Santa e la tomba del Cristo risorto. «Eodem anno fuit iter stultorum puerorum», ovvero: «in quello stesso anno ebbe luogo il viaggio degli stupidi bambini»; con questa frase un analista del tempo dunque liquida un fenomeno di esaltazione collettiva senza precedenti.

Il graphic novel narra tutto ciò prendendosi alcune libertà ovviamente per concentrare meglio la vicenda. Il fluido disegno di Marco Mastroianni (grottesco in alcuni momenti) rende vivacemente la storia cogliendo gli umori della vita medievale. Ed è bellissimo il momento in cui i ragazzi arrivano a Genova, tratteggiati con arguzia e amore. È una storia dura a tratti, specie quando i ragazzi incontrano imbroglioni che li raggirano (briganti genovesi esistiti realmente). I bambini nella loro estasi credono di esser portati dalle navi a Gerusalemme invece vengono trasportati a Tunisi e venduti come schiavi. Alcune navi naufragano nei pressi di Carloforte facendo morire i loro piccoli passeggeri in modo terribile.

Nessuno di loro giunse mai in Terra Santa: restò solo l’eco di questa avventura. Il piccolo, elegante libro (nel quale compare anche una interessante bibliografia) sicuramente dovrebbe essere presentato nelle scuole per far comprendere come la Storia si avviti su sé stessa e riproponga le stesse dinamiche. Il fumetto è un importante veicolo che facilita l’avvicinamento a tematiche altrimenti difficili da affrontare. Il dolore di questi bambini è il dolore dei bambini migranti dei nostri tempi.

Merito della casa editrice Il Ciliegio di Como aver portato agli onori della pubblicazione questa vicenda che sicuramente arricchirà il bagaglio culturale del lettore incoraggiandolo ad approfondire l’argomento.

G.A.C