(da lerici In di marzo 2013)

È uscito in libreria Santità al femminile (Edizioni Paoline) di Maria Luisa Eguez.

Questo libro raccoglie brevi storie vere di sante, di donne determinate e forti, disposte a dare la vita per seguire Gesù e dedicarsi pienamente al prossimo. Abbiamo rivolto alla nostra caporedattrice qualche domanda.

Da quanto tempo è che scrivi?

R. Da sempre: certe passioni, come le malattie esantematiche, vengono da bambini. Ho scritto il mio primo romanzo nell’estate fra la quinta elementare e l’inizio delle medie; poco dopo è venuta la prima poesia, dedicata a Giovanna d’Arco. Il primo libro (una raccolta di poesie) mi è stato stampato come pubblicazione-premio al concorso “La Madia d’oro” nel 1979.

Quanti libri hai scritto e di che genere?

R. Ho pubblicato una decina di libri fra poesia, narrativa e saggistica.

Di cosa tratta quest’ulti-mo?

R. È una raccolta, in ordine alfabetico dalla A alla Z, di brevi ritratti di donne che hanno rappresentato il volto femminile della Chiesa cattolica; sono rappresentative dei vari stati di vita (laiche, religiose, nubili, sposate, vedove), delle più diverse estrazioni sociali, di due millenni di storia e di differenti latitudini geografiche. In comune hanno, come dice il sottotitolo, l’es-sersi rivelate “donne determinate e forti”. E la «Roccia» a cui tutte sono ancorate è la Parola di Dio che continua a incarnarsi nei credenti  d’ogni tempo e luogo.

Come mai hai deciso di scrivere quest’opera?

R. È un libro nato “su commissione” una ventina d’anni fa. Non me l’aveva richiesto però un editore, ma una delle mie figlie. Lei sapeva d’essere nata per intercessione di Caterina da Siena ed io le raccontavo alla sera, prima che s’addor-mentasse, la storia di Caterina e poi di altre donne che si erano tutte innamorate dello stesso Uomo, Gesù.

Mia figlia continuava a domandarmi di raccontarle quelle storie che le sembravano quasi delle favole e allora un Natale gliene ho messa per iscritto qualcuna. Poi quei primi capitoli hanno riposato per anni nel cassetto, sinché ho deciso, per i suoi trent’anni, di farle un altro dono completando l’opera.

Ho spedito l’inedito alle Paoline e così, molto semplicemente, ho ricevuto dalla Casa Editrice un riscontro affermativo.

Sandro Fascinelli