(da Lerici In di maggio 3013)
Da sinistra in piedi: Da Pozzo – Chiassai – Bellucci – Pandolfini – Giovacchini; in ginocchio: Porro – Lupi- Mussini – Braschi. Assente Carbone (militare).
Questa sopra è la squadra di pallanuoto del Lerici Sport promossa in serie “A” dopo aver vinto il campionato di serie “B” del 1957. In quegli anni il campionato si giocava ancora in mare e soltanto d’estate naturalmente.
Il campo da gioco era situato “ar meo”, proprio davanti “ar muagion” e tutto il paese partecipò alla gioia e ai festeggiamenti della squadra. Cercheremo di mettere a fuoco ad uno ad uno i bravissimi atleti cominciando dall’allenatore e giocatore:
Tullo Pandolfini (centro, classe 1914): proveniente dalla R.N. Florentia, una volta olimpionico e più volte campione nazionale, vinse la classifica dei cannonieri della serie “B”; in tre anni portò il Lerici dalla serie “C” alla serie “A”. Era dotato di tiro precisissimo ed era il cervello della squadra accentrando il gioco, nel senso migliore della parola, cioè dirigendo le operazioni alla perfezione.
Giovannino Da Pozzo (me-tà campo, classe 1917): lericino, uomo di notevole intelligenza, freddo suggeritore di temi di gioco, sempre presente a se stesso. Da Pozzo è stato anche un eccellente velista, ma a Lerici tutti lo ricordiamo per la sua eleganza e il suo stile. Lo abbiamo sempre considerato il primo “play boy” lericino.
Vinicio Chiassai (portie-re): proveniente dalla R.N. Florentia, dimostrò intuito acutissimo di posizione e riflessi a tutta prova.
Gianfranco Bellucci (clas-se 1939): lericino, meglio conosciuto come “Gian Badera”, era il più giovane della squadra, un vero “jolly” in tutte le situazioni.
Francesco Giovacchini (metà campo, classe 1935): lericino, il più forte nuotatore della squadra; aveva già vinto la Coppa Byron nel 1955, era un vivificatore del gioco e instancabile nel creare situazioni favorevoli.
Gianluigi Porro: ancora un lericino (classe 1933), soprannominato “Testa in fiamme” per i suoi vistosi capelli rossi, era bravo sia in difesa che a metà campo, generoso e impetuoso.
Giorgio Lupi: altro lericino (classe 1939), già campione italiano ragazzi, era abile giocatore di metà campo. Deceduto molto giovane a bordo della nave mercantile che comandava.
Emilio Mussini (terzino mobile, classe 1931) sempre di Lerici, il primo dei fratelli Mussini. Si distinse soprattutto per la duttilità di inserirsi in qualsiasi tattica voluta dalla squadra. Emilio è deceduto da più di venti anni.
Remo Braschi: (terzino fisso, classe 1915) proveniente dalla R.N. Florentia, già più volte campione nazionale, brillò per il tiro piazzato e nel controllo attento in difesa. Scomparso recentemente, è stata intitolata a suo nome la piscina comunale di Scandicci.
Mario Carbone: (ala di punta, classe 1936) già del Nervi, era un palleggiatore finissimo, scattante, nervoso e intelligente.
Sio-Ca’ (Alfredo Lupi)