Nel giardino dei Giusti di Milano
(da Lerici in di gennaio 2024)
Sono trascorsi circa ottant’anni da quegli eventi, ma il Giorno della Memoria (27 gennaio) ha oggi più che mai bisogno di essere non tanto celebrato, quanto piuttosto meditato e vissuto come esperienza storica per interpretare più chiaramente anche i tempi attuali.
Fra i protagonisti segreti degli anni oscuri della Shoah, troviamo Giorgio Nissim e il ciclista Gino Bartali.
Il pisano Nissim (1908-1976) fra il ‘43 e il ’44, in piena guerra, fu il principale animatore della Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei. La DELASEM era un’organizzazione clandestina operante in Italia fra il ‘39 e il ’47 con sede centrale a Genova; soltanto nel triangolo di Pisa-Livorno-Lucca, delegato a Nissim, riuscì a salvare dalla deportazione nei campi di sterminio oltre ottocento ebrei.
Nel novembre del ‘43 il comitato fiorentino della DELASEM, guidato dal rabbino Nathan Cassato, viene soppresso dai nazisti. Nissim, però, continua a dirigere clandestinamente la rete di salvataggio dei suoi correligionari e trova aiuto tra i Padri Oblati di Lucca e i frati della Certosa di Farneta. Questi aprono le porte di chiese e conventi della Garfagnana e della Lucchesia per accogliere i rifugiati. Il Comitato di Liberazione Nazionale (CNL) invece stampa per loro centinaia di carte d’identità false.
Nel 2005 Liliana Picciotto, ricercatrice del CDEC “Centro Documentazione Ebraica Contemporanea”, narrerà l’intera vicenda curando per l’editore romano Carocci il volume di testimonianze Giorgio Nissim. Memorie di un ebreo toscano (1938-1948).
Tra i collaboratori di Nissim troviamo dunque Gino Bartali (Ponte a Ema 1914 – Firenze 2000). Il “Ginet-taccio” nazionale nascondeva nella canna della sua bicicletta i documenti falsificati e poi li recapitava in giro per le campagne toscane. Essendo infatti già famoso in quanto vincitore per ben due volte consecutive (nel ‘36 e nel ‘37) del Giro d’Italia e di un Tour de France (nel ‘38), con il pretesto di allenarsi riusciva a superare ogni controllo.
Per questo suo impegno umanitario nel 2013 Gino Bartali sarà poi riconosciuto a Gerusalemme un “Giusto tra le Nazioni”, come prima di lui lo era stato nel ‘76 il genovese monsignor Francesco Repetto (1914-1984) dirigente della DELASEM.
Fra chi oggi perpetua la loro memoria c’è l’artista Piero Nissim (Lucca, 1946), figlio di Giorgio. Musicista e poeta, Piero s’interessa di musica popolare e ha fatto parte del Canzoniere Pisano. Nel ’76, sempre a Pisa, ha dato vita con Claudia Brambilla alla compagnia teatrale di burattini “Crear è bello”. Compone la musica dei suoi spettacoli teatrali e fa concerti dal vivo con un repertorio di canti ebraici ashkenaziti e sefarditi. Ha musicato in modo originale anche la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo” e ha vinto numerosi premi nazionali fra cui il “Fabrizio De Andrè – Parlare Musica” per la Poesia (2012), il “Paolo Borsellino” nella sezione Cultura (2014) e il “Montale Fuori di Casa” per la sezione Poesia in Musica (2015).
Maria Luisa Eguez
(le foto sono della fondazione Gariwo)