(da Lerici In di maggio 2023)
Il colore rosso ha una potenza psicologica che non è riservata ad altri colori. Infatti, diversi studi mostrano che percepiamo il rosso in modo diverso dai suoi cugini cromatici. In una di queste ricerche, ad esempio, analgesici di diversi colori furono dati a soggetti sofferenti di emicrania. Nonostante avessero tutti la stessa dose di principio attivo, quelli rossi furono ritenuti molto più potenti degli altri. Sembra, dunque, che noi siamo suggestionati dal rosso – cosa tra l’altro risaputa dagli stilisti ed artisti in generale – ed è forse per questo che nella lingua inglese (e non solo) ci sono moltissime parole, verbi, detti e modi di dire che includono questo pigmento.
La furia è rossa. Infatti, in inglese, il verbo infuriarsi si dice “to see red”, ad es. “After a van drove into his parked car and he was given a fine, John began to see red.” (Dopo che un furgone centrò la sua macchina parcheggiata e gli fu data una multa, John andò su tutte le furie).
L’oggetto della furia, invece, è noto come “red rag” (panno rosso) un’espressione tratta dal detto “like a red rag to a bull” (come un panno rosso per un toro), ad es. “His sexism was a red rag to feminists.” (Il suo maschilismo infuriava le femministe).
“Red-eye”, invece, è l’aggettivo che descrive i voli che partono in tarda serata, ad es. “Jane made the most of her weekend and took the red-eye to Boston.” (Jane sfruttò il suo fine settimana al massimo e prese un volo in tarda serata per Boston.)
Il rosso è usato anche per definire identità, ad es. “red neck” (lett. collo rosso) è un’espressione dispregiativa usata per identificare un bianco di pochi mezzi che proviene dagli Stati Uniti del Sud. Ciò presumibilmente perché chi è piegato in due a lavorare la terra si brucia il collo. Ma il rosso viene anche utilizzato per sottolineare specifiche proprietà. “Red-blooded”, ad es., è l’aggettivo impiegato per sottolineare la salute e l’appetito sessuale di una persona ad es. “Sean was a red-blooded Scotsman.” (Sean era uno scozzese vigoroso).
Da sempre il rosso è identificato col pericolo. Non a caso, in inglese “to raise a red flag” significa segnalare un potenziale pericolo, ad es. “According to Mark, the company’s complete lack of transparency was a red flag.” (Secondo Mark, la completa assenza di trasparenza dell’azienda era un campanello d’allarme.)
Il rosso compare spesso anche nella lotta al crimine. Infatti, essere colti in flagrante si dice “to be caught red-handed” (lett. essere presi con le mani rosse). L’o-rigine di questa frase antichissima presumibilmente nasce dal fatto che l’assas-sino si tradiva perché aveva le mani ancora ricoperte del sangue della propria vittima. Con gli anni, la frase comincia a essere usata per qualsiasi tipo di crimine ad es. “The robber was caught red-handed as he tried to steal the car.” (Il ladro fu colto sul fatto mentre cercava di rubare la macchina.)
Ma non tutti i crimini si risolvono così facilmente. In questi casi bisogna indagare e a volte ci si può imbattere in una falsa pista, detta “red herring” (lett. aringa rossa) ad es. “the police arrested Joe Bloggs for the bank theft because they found his tools, but it proved to be a red herring since he was abroad at the time.” (la polizia arrestò Joe Bloggs per la rapina alla banca perché aveva trovato i suoi arnesi, ma si dimostrò una falsa pista perchè lui era all’estero al tempo.) L’origine della frase “red herring” non è chiara ma molti sostengono che risalga a un modo antico di prolungare le battute di caccia usando un’arringa affumicata (le arringhe affumicate diventano rosse) per depistare i cani.
Stranamente, il rosso, un colore che rappresenta la passione, in inglese viene anche associato alla burocrazia attraverso l’uso della frase “red tape” (lett. nastro rosso) che nasce dall’usanza dei ministeri della corona di legare i propri faldoni con un nastro rosso ad es. “Because of red tape, Ali had to wait two years before he could join his family in the UK.” (Per colpa della burocrazia, Ali dovette aspettare due anni per ricongiungersi con la sua famiglia nel Regno Unito).
Del resto, non dovrebbe sorprendere che il rosso sia presente in tante espressioni della lingua inglese.
In Gran Bretagna il rosso è ovunque: i bus, le cabine telefoniche, gli uffici postali, le colonne per imbucare le lettere sono tutte rosse.
A Londra, poi, il rosso è anche nelle uniformi delle King’s guards, i soldati che proteggono Buckingham Palace, dei Beefeaters, i guardiani della torre di Londra, dei Chelsea pensioners, i pensionati veterani del Royal Hospital Chelsea.
Rossa è la Central line, la linea metropolitana che attraversa il cuore di Londra e rosso è il cerchio che ingloba il logo della London Underground stessa.
Infine, rossa è la croce al centro della Union Jack, la bandiera simbolo del Regno Unito.
Aubrey Hill (www.hillaubrey.com)