(da Lerici in di luglio 2023)

Quando ho letto e impaginato l’articolo di mia figlia Luisa, “Come nasce Libero e come nasce Lerici In”, mi è venuta voglia di tornare al nostro primo numero del dicembre 2008 e raccontare i retroscena del nostro inizio.

Di quel numero mi piace ricordare l’intervento, sempre attuale, dell’allora dirigente Eliana Bacchini. C’era anche un articolo sulla fish pedicure di Luisa Fascinelli che ha collaborato sin dal primo numero con pezzi di attualità e un articolo dell’ex presidente della Pubblica Assistenza Nerio Nucci. Non posso fare a meno di rilevare la strana coincidenza di Luisa che ha intervistato nello scorso numero l’attuale presidente della PA Lerici Rudy Basadonne, con un seguito questo mese sul volontariato.

Ma torniamo “a bomba”! Io, direttore di Ameglia Informa, con la nostalgia del servizio prestato presso il Comune di Lerici come segretario comunale e fiducioso nella conoscenza della preside Eliana Bacchini, maturata durante il mio rapporto con il Comune di Arcola, propiziai questo nuovo periodico allegato ad Ameglia Informa, il mensile dell’amministrazione comunale di Ameglia nato nel ‘98.

Quest’iniziativa, che prendeva il posto lasciato libero da “Il Golfo dei poeti” chiuso con l’ultimo numero nel 1999, stava però per naufragare sul nascere a causa della stampante del Comune di Ameglia che arrivò al capolinea al secondo numero di Lerici In

Il Comune di Ameglia non poteva affrontare in quel momento una spesa di oltre 15.000 euro più IVA, così mi accollai il finanziamento di una nuova stampante per un periodo quinquennale utilizzando il rimborso spese che allora mi veniva erogato.

Scelsi la stampante Risograph MZ 970 (foto sopra) con i colori nero e blu (in onore del mare che bagna i due Comuni). Una curiosità: prima dell’acquisto ne volli provare il funzionamento, così portai le bozze di stampa e la carta necessaria nella sede della Riso a Milano. Lì trovai inaspettatamente una macchina uguale ma col rullo rosso: fu così che il numero di marzo 2009 è l’unico stampato con gli inserti in rosso (foto sotto).

Superata la prova e acquistata la macchina, i successivi numeri sono stati sempre in nero con inserti blu fino a gennaio 2022 quando si è guastato irrimediabilmente il cilindro di stampa blu.

Nessuna possibilità di riparazione né di sostituzione perché la macchina è fuori produzione e i pezzi di ricambio non si trovano più.

Fortunatamente nel programma digitale c’è la possibilità di funzionamento monocromatico, così da febbraio 2022 si è tornati all’origine con il solo colore nero. La versione digitale resta sempre a colori con gli inserti blu ed è liberamente stampabile e archiviabile.

Vi ho spiegato tutto questo, care lettrici, cari lettori e cari sponsor, perché la vita di Lerici In… cartaceo è legata alla vita di questo rullo nero. Io ho quasi 84 anni e non posso prendermi un ulteriore impegno: la stampa in tipografia è impensabile con un incasso medio di pubblicità di circa 700 euro men-sili. Se ne ha voglia spero possa proseguire mia figlia anch’essa giornalista, che ha collaborato sin dal primo numero, ma lei non gratis perché non è pensionata.

Per finire ricordatevi del nostro motto: ERUDITI e INFORMATI. Ci siamo ispirati a Dante che nel canto XXVI della Divina Commedia riporta le parole di Ulisse ai suoi compagni, nella sua ultima avventura: …

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza.

Sicuramente sia noi che voi lettori e sponsor siamo divenuti più eruditi e informati in questi anni che abbiamo passato insieme e spero che continueremo ancora per un po’.

Sandro Fascinelli

On-line l’articolo è collegato al 1° numero di Lerici In, per ricordare.