Anteprima (da Lerici In di febbraio 2023)
(Foto con la moglie sul ponte del Rex)
Il 31 dicembre il giornalino di Topolino ha compiuto 90 anni in Italia. Sfidiamo chiunque che almeno una volta nella vita non l’abbia letto. Se vi state chiedendo come è nato questo personaggio, l’aneddoto è molto curioso e divertente. Walt Disney prese proprio ispirazione da un vero “topolino” che spesso passeggiava sulla finestra del suo ufficio. Nacque così nel 1928: Micky Mouse. Una creazione di Walt Disney e del suo collaboratore Ub Iwerk: il personaggio dei cartoon divenne sin da subito uno dei più popolari e più famosi.
Nel 1930 gli fu dedicata una statua di cera al museo di “Madame Tusseauds” a Londra. Alcuni anni dopo ottenne anche una stella nella “Walk of fame” a Hollywood, uno dei pochi personaggi di fantasia presenti nella via.
Nel gennaio 1930, in America, furono pubblicate le prime strisce di fumetti su alcuni quotidiani. In Italia, a marzo dello stesso anno, comparve nello stesso modo sul settimanale “Illustrazione del popolo”. L’esordio ufficiale del giornalino Topolino in Italia fu il 31 dicembre 1932 a Firenze. I primi numeri non ebbero le classiche nuvolette con le scritte (balloons) all’interno del disegno (come i classici fumetti) ma una didascalia sotto ogni illustrazione (e senza la firma del disegnatore).
Il primo layout e formato furono ben diversi da come si presentano oggi nella versione pocket. La stampa fu su un unico foglio in tricromia, piegato in quattro al prezzo di 20 centesimi.
Il suo esordio non ebbe molta fortuna, dopo le prime due pubblicazioni settimanali, l’editore Giuseppe Nerbini ed il figlio Mario, dovettero momentaneamente cambiare l’intestazione in: “Il giornale di Topo Lino”. Ebbero alcuni problemi riguardo ai diritti d’autore così, per non rischiare il blocco, fu cambiato il titolo in attesa di risolvere la situazione. Solo al quinto numero, il 28 gennaio 1933, Topolino venne riportato nella sua versione classica.
Nel 1935 la testata divenne della Mondadori che la tenne sino al 1988 quando la Walt Disney Company sbarcò in Italia riappropriandosi del marchio. Dal 2013 è la Panini la distributrice ufficiale del giornalino.
A siglare l’accordo con la Mondadori nel 1935 venne in Italia Walt Disney, ma di questo ve ne parleremo a parte perché utilizzò il REX, la nave del comandante Tarabotto, nel viaggio di ritorno.
Dal 1938 l’Italia fascista si allineò alla Germania nazista con le leggi razziali e l’autarchia, così tutte le pubblicazioni furono censurate tanto più se provenienti dagli Stati Uniti. Il blocco doveva mirare ad eliminare qualsiasi traccia dell’influenza straniera nel nostro paese.
Stranamente Topolino fu l’unica eccezione ed ebbe la fortuna di poter circolare normalmente. La motivazione più plausibile, per la quale Micky Mouse resistette all’embargo, sembra si dovette ai figli del duce che erano ammiratori di Topolino e delle sue avventure. Il padre cedette alle loro pressioni e “concesse” la grazia al topo più famoso al mondo.
Altre fonti parlavano invece che ci fosse ben altro dietro questa deroga, come interessi commerciali e strategie di propaganda. Nel 1942 si ebbe però un cambio di rotta e anche Topolino venne italianizzato col nome di “Tuffolino”, divenendo un fumetto con personaggi umani: Micky Mouse con le sembianze di un ragazzo, Minnie con il nome di Mimma e Clarabella in Clara. I lettori non presero questo sconvolgimento molto bene e difatti nel 1943 la pubblicazione fu sospesa. Nel 1945, a guerra finita, Topolino fu rimesso nuovamente in stampa con la sua classica edizione. Quest’anno sarà inoltre un anniversario importante, anche per l’azienda Disney, che compirà 100 anni e saranno tanti gli eventi dedicati a tutti i suoi personaggi.
Topolino è oramai un’icona intramontabile e se, dopo tutte le sue travagliate vicissitudini, continua a resistere ancora oggi, le prossime generazioni se lo potranno godere in pieno.
Oggi il giornalino esce settimanalmente, sia in versione cartacea che digitale. Fortunatamente con la libertà di stampa, senza nessuna imposizione, i bambini, gli adulti e i collezionisti possono gustarsi le sue interminabili avventure.
Leggere i fumetti è rilassante per tutti, aiuta a staccare la spina e a sognare che un giorno anche nella vita reale, le storie possano avere un lieto fine.
Luisa Fascinelli
Walt Disney, passeggero VIP del Rex nel 1935
Nella ricerca della storia di Topolino abbiamo scoperto un fatto, che in qualche modo lega Walt Disney a Lerici attraverso il viaggio di ritorno negli USA con il REX del comandante Francesco Tarabotto. Abbiamo parlato con Flavio Testi autore del libro “REX, il sogno Azzurro” ed esperto di storia nautica che ci ha confermato l’episodio e ci ha fornito ulteriore documentazione esclusiva per il nostro mensile. Questo è quanto ci ha testualmente detto:
«È accertato che Walt Disney viaggiò nell’estate del 1935 sul transatlantico REX, nella tratta Napoli-New York per il rientro dal-l’Europa negli USA, assieme alla moglie Lillian, al fratello Roy e alla cognata Edna.
La sua visita in Italia ebbe come tappe Milano (accordo con Mondadori), e poi Venezia da cui raggiunse in treno Roma per eventi ufficiali, recandosi infine a visitare Pompei e dopo ancora Napoli per imbarcarsi sul REX. A bordo della nave fu molto acclamato dai passeggeri, ma soprattutto dai bambini e non si sottraeva mai alle loro richieste di raccontare favole e di giocare con essi.
Fece di più: trasformò una grande foto del REX in fumetto, disegnando il dio Nettuno con il tridente che infilza un pesce. Minni da poppa chiama Topolino che viaggia dentro una scarpa-motoscafo: “sbrigati, sbrigati subito, oggi è la festa dei bambini”. Altri topolini in gruppo si calano con un ombrello-mongolfiera sulla prua della nave ed uno con il megafono si rivolge al comandante Tarabotto: “Fermate Comandante!! Anche noi vogliamo divertirci con i bambini del “REX”. Di questo insolito fumetto rimane la foto. Walt fu ripreso con la moglie sul ponte del REX mentre teneva in mano il pupazzo di Topolino e quando intratteneva i bambini nella sala giochi del REX».
Flavio Testi e Luisa Fascinelli