Il successo della mostra fotografica di Claudio Barontini a Lerici, dedicata ai cani, fedeli amici dell’uomo, che chiuderà i battenti il 15 novembre, non finirà qui ma continuerà con un volume “dedicato”, che ci farà vivere in ogni pagina le stesse emozioni e sensazioni.
Le 15 gigantografie che ci hanno accompagnato per tutta l’estate lungo la passeggiata panoramica che da Lerici porta a San Terenzo, sono state realizzate proprio per sensibilizzare le persone al rispetto verso queste creature che ci tengono sempre compagnia e ci danno conforto, ancor più nei momenti difficili come nel lockdown.
Il 4 settembre siamo stati alla presentazione del libro fotografico Cave canem, edito da Bandecchi & Vivaldi, evento introdotto dal sindaco Leonardo Paoletti e moderato da Salvatore Gaziano e Benedetta Aleotti. A fare gli onori di “casa”, con i vini offerti dell’Azienda vinicola Arrigoni della Spezia, Maurizio Moglia presidente della Lega Navale sezione di Lerici .
A Claudio Barontini, prima della presentazione, abbiamo rivolto tre domande per scoprire qualche curiosità e aneddoto sul suo libro.
D.: Quando ha scattato le foto ?
R.: La mostra, e successivamente il libro, nascono da una serie di fotografie scattate casualmente negli ultimi venti anni. Solo la fotografia di Paolo Conticini è stata fatta pensando alla mostra.
D.: Perché solo cani ?
R.: Per abitudine sono tematico, avevo molti scatti di cani e di personaggi famosi con il loro quattrozampe. Non volevo allargare l’esposizione con gatti o canarini. Poi preferivo il titolo “Cave canem” invece di “Zoo” [e si mette a ridere, ndr].
D.: Curiosità e aneddoti durante gli scatti?
R.: Tanti. Da Franco Zeffirelli con i suoi amati jack russell che facevano a gara per farsi prendere in braccio, all’attore Roberto Farnesi molto più preoccupato di come risultasse nella foto il suo Django che lui stesso.
Oppure il compleanno di Gunther, il cane miliardario arrivato in Ferrari e super festeggiato dai vip con tanto di torta e addobbi. Ma anche scatti teneri come quello del “cane del surfista” che in attesa del suo padrone intento a fare surf guaiva e si gettava prontamente in mare ogni volta che il suo padrone cadeva dalla tavola, era dicembre e faceva molto freddo.
Abbiamo sfogliato per voi l’intero libro che contiene 60 foto, tutte in bianco e nero come nello stile di Claudio Barontini. Oltre alle 15 della mostra, ci sono foto di cani con i loro padroni famosi e non, close up dei quattro zampe in movimento e altre improvvisate, “prese al volo”. Ogni pagina ci ha destato interesse e curiosità, come una lettura, perché ci sono tante particolarità da scoprire, casuali ma inusuali.
Sarà capitato a tutti di fotografare i propri cani: non è affatto facile. Per questo motivo ci stupiamo come ogni foto del libro sia veramente perfetta.
Molti scatti sono estemporanei, come quello a New York della cagnolina maltese che si trovava al posto di guida in attesa che il suo padrone tornasse da lei: il colpo di scena è però alle spalle dell’auto perché stava passando nello stesso momento una guardia a cavallo.
La prontezza con cui Barontini è riuscito a immortalare quel preciso momento è veramente stupefacente; ci viene in mente il motto latino “Carpe diem“, “Cogli l’attimo”, nella foto come nella vita. Ci ha fortemente colpito anche l’immagine di quarta di copertina che immortala un bellissimo Golden Retriever di nome Charlie, che abbiamo conosciuto durante la presentazione. Nello scatto il cagnolone era perfettamente in prospettiva con il cancello della villa di Lerici in cui vive; il suo muso, in laterale, era poi esattamente all’interno di un decoro sferico: riprenderlo in quel preciso istante, è stata proprio questione di un istante.
Una foto artistica ci fa pensare come le cose possano cambiare a seconda della prospettiva e dell’attimo in cui le vediamo. Ogni foto potremmo recensirla in modo minuzioso ma lasciamo a voi la possibilità di poter fare le vostre considerazioni, quando acquisterete il libro.
Le foto sono la testimonianza dei nostri ricordi, se non ci fossero, tanti momenti della nostra vita andrebbero dimenticati o sarebbero frutto solo delle nostre parole, più o meno credibili.
Il libro ci è piaciuto e ogni immagine che abbiamo sfogliato ci ha regalato delle sensazioni positive.
È proprio vero che con un solo sguardo apprendiamo più di tante parole.
Luisa Fascinelli
Una parte della conferenza stampa della presentazione del libro Cave Canem di Claudio Barontini